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    BASF vende la maggioranza delle attività nei rivestimenti a Carlyle e Qatar Investment Authority

    (Teleborsa) – BASF e i fondi gestiti dalla società di investimento globale Carlyle, in collaborazione con Qatar Investment Authority (QIA), hanno stipulato un accordo vincolante relativo alle attività di BASF nel settore dei rivestimenti OEM per il settore automobilistico, dei rivestimenti per la rifinitura e dei trattamenti superficiali (“BASF Coatings”).L’enterprise value della transazione ammonta a 7,7 miliardi di euro. Subordinatamente alle consuete approvazioni normative, la transazione dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del 2026. Questa transazione, insieme alla cessione già conclusa del business delle vernici decorative, valuta l’intera divisione Coatings di BASF a un enterprise value di 8,7 miliardi e un multiplo EV/EBITDA implicito al 2024, prima delle voci straordinarie, di circa 13x. Questo rappresenta un passo significativo nella valorizzazione delle attività indipendenti di BASF, mentre l’azienda attua rapidamente la sua strategia Winning Ways. BASF reinvestirà inoltre nel business dei rivestimenti con una partecipazione del 40% e riceverà un incasso al lordo delle imposte di circa 5,8 miliardi al closing della transazione.BASF Coatings è un’azienda globale attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione di rivestimenti innovativi e sostenibili per il settore automotive OEM e per la rifinitura, nonché di trattamenti superficiali applicati per substrati metallici, plastici e in vetro in un’ampia gamma di settori. L’azienda opera in Europa, Nord America, Sud America e Asia-Pacifico e ha generato un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro. 3,8 miliardi di euro nel 2024.Collaborando a stretto contatto con il management, Carlyle sosterrà la crescita futura dell’azienda investendo nelle sue capacità commerciali, nella pipeline di innovazione e nella struttura organizzativa per migliorare l’attenzione al cliente. Carlyle farà leva sulla sua solida esperienza e sulla sua vasta esperienza in scorporamenti di successo di asset industriali e chimici, a seguito dei precedenti investimenti in Axalta, Atotech e Nouryon. LEGGI TUTTO

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    Generali presenta la seconda stagione del podcast “Crepe”

    (Teleborsa) – Secondo il rapporto “Mental Health Promotion and Prevention” pubblicato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), depressione e ansia in forma lieve o moderata colpiscono circa un adulto su cinque nei Paesi dell’area. Questi disturbi, spesso non riconosciuti o trattati tempestivamente, comportano conseguenze significative sia per la salute individuale sia per i costi a carico dei sistemi sanitari e dell’economia. Proprio per sottolineare l’urgenza del tema, in occasione della Giornata Mondiale della Salute MentaleGenerali presenta la seconda edizione di “Crepe”, il podcast promosso dal gruppo assicurativo con l’obiettivo di far luce sulle zone d’ombra in cui ancora oggi si rifugia chi ha un problema di salute mentale. In un contesto segnato da cambiamenti profondi, i nuovi episodi di Crepe esplorano come le pressioni contemporanee – sociali, lavorative, digitali – stiano ridefinendo l’equilibrio emotivo e la capacita` di connessione con gli altri. La seconda stagione da` voce a quattro persone che condividono la propria esperienza diretta, raccontando di cyberbullismo, emarginazione sociale, ansia da prestazione e ritiro sociale. Le loro testimonianze diventano il punto di partenza per riflettere non solo sul vissuto individuale, ma anche sul ruolo della comunita`, delle istituzioni e delle aziende nel costruire risposte piu` ampie e inclusive. “Il mondo che cambia porta problematiche nuove, che conducono a disagi molto diffusi. Il benessere delle nostre persone non e` solo una responsabilita` etica, ma un elemento strategico per costruire un futuro sostenibile. In un mondo che cambia rapidamente, dobbiamo quindi essere capaci di adattarci e supportare chi lavora con noi nell’affrontare le sfide di questa trasformazione” commenta Monica Bastiani, responsabile Head Office People Care & DEI di Generali. “Attraverso le storie personali e il contributo di esperti qualificati, Crepe – sottolinea Generali in una nota – vuole illuminare i meccanismi che alimentano queste nuove forme di sofferenza e indicare possibili percorsi di resilienza e supporto. Un impegno che rispecchia la visione di Generali come datore di lavoro responsabile, impegnato a promuovere ambienti di lavoro in cui il benessere mentale sia una priorita` condivisa. Generali, che conta oltre 87mila dipendenti nel mondo e circa 14mila in Italia, integra la responsabilita` sociale d’impresa in tutte le sue aree di azione, riconoscendo il proprio ruolo non solo come assicuratore e investitore, ma anche come datore di lavoro e corporate citizen responsabile”. La serie Crepe, una produzione OnePodcast in collaborazione con Generali, e` disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, analisti tagliano target price dopo piano conservativo ma vedono potenziale upside

    (Teleborsa) – All’indomani del calo del 15,4% per la delusione sui nuovi target di lungo termine, le banche d’affari abbassano i target price sul titolo Ferrari. La guidance 2030 è stata inferiore alle attese di consensus (vendite -10%, EBITDA -14%, EPS -15% e FCF cumulato -18%), anche se il CEO Benedetto Vigna ha definito il piano “equally ambitious” come aveva definito quello del 2022-26, poi comunque raggiunto con un anno di anticipo.Equita, che conferma un prezzo obiettivo di 380 euro, ritiene che i target al 2030 siano un floor ragionevole, mentre pensa che il consensus venga aggiustato al ribasso double digit su tutte le principali metriche. “Riteniamo che l’equity story resti inalterata, ma il riallineamento del consensus eccessivamente ottimista (soprattutto per chi si aspettava un balzo della redditività già dal 2026 col lancio della F80 in sostituzione della Daytona) possa a continuare a pesare sulla performance di breve del titolo”, si legge in una nota.I principali spunti dalla presentazione sono stati: motivi di fatturato e margini inferiori (evoluzione del mix di prodotto, assunzione di minor contributo dalle personalizzazioni rispetto al 20% degli ultimi trimestri, nonostante 2 nuovi centri Tailor Made a Los Angeles e Tokyo dal 2027, e il nuovo impianto di verniciatura), primo modello elettrico (presentati solo alcuni dettagli tecnici relativi alla componentistica prodotta internamente, non essendo noto il prezzo non è stato chiarito se avrà margini superiori o inferiori alla media), valori residuali (il CEO ha dichiarato “nessuna specifica preoccupazione”).Bank of America, che ha tagliato il target price a 450 euro dai precedenti 496, non definisce il nuovo piano una delusione, ma sottolinea che 1) è prudente, con l’azienda che ha definito una guidance che garantisce il valore del marchio anche oltre il 2030. 2) la sola scarsità può mantenere un prezzo elevato, e questo vale anche per i veicoli elettrici e tutte le edizioni limitate. 3) gli obiettivi di FCF sono solidi e gli investimenti in conto capitale diminuiscono più del previsto. La guidance sul ritorno per gli azionisti (dividend payout ratio al 40%, riacquisto di azioni proprie per 3,5 miliardi di euro) è sostanzialmente in linea con le aspettative di BofA.Ferrari ha ribadito l’importanza del suo squilibrio strategico tra domanda e offerta e, così facendo, ha ridotto le aspettative di crescita dei volumi, in particolare per i veicoli elettrici. Di conseguenza, BofA ha ridotto le stime sulle consegne di Elettrica a 1.200 unità e ha eliminato per ora il secondo veicolo elettrico, riducendo i volumi cumulativi di 3.700 unità tra il 2025 e il 2030. Ha compensato questo calo con un leggero aumento delle vendite di motori a combustione interna (+1.400 unità nel periodo). Sebbene questo sia negativo per le stime, lo considera positivo, poiché garantisce il funzionamento del modello di business basato sulla scarsità, anche per i veicoli elettrici. Di conseguenza, Ferrari si assicurerà che i veicoli elettrici vengano venduti ai ferraristi che ne desiderano uno, senza forzare le vendite per raggiungere un obiettivo prestabilito.Tra gli altri broker, Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price a 410 euro dai precedenti 450, mentre HSBC ha tagliato il target price a 415 euro dai precedenti da 470.Oggi il titolo è in leggera ripresa, attestandosi a 356,5 euro, con un aumento dello 0,71%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 360,6 e successiva a 368,3. Supporto a 352,9.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    WeWork India scivola al debutto in Borsa, timori su valutazione e governance

    (Teleborsa) – Scivolano di oltre il 5% le azioni WeWork India al ??debutto in Borsa, valutando l’operatore che gestisce uffici flessibili in otto delle principali città indiane, a 82,32 miliardi di rupie, poiché gli investitori sono rimasti cauti riguardo alla sua elevata valutazione e ai rischi di governance. Gli addetti ai lavori, infatti, sono dubbiosi circa la capacità della società di sostenere le operazioni e finanziare l’espansione in un contesto di domanda in rallentamento e concorrenza crescente da parte di rivali più redditizi.L’ultimo prezzo di scambi è stato pari 634,4 rupie, al di sotto del prezzo di offerta di 648 rupie.La quotazione arriva in un momento di grande fermento per il mercato primario indiano. Giovedì, LG Electronics India ha ricevuto richieste pari a 54,02 volte l’offerta, diventando la IPO da 1 miliardo di dollari più sottoscritta in quasi due decenni, mentre l’IPO di Tata Capital ha ricevuto offerte per 1,24 miliardi di dollari ed è stata sottoscritta 1,95 volte.La IPO di WeWork India è stata sottoscritta 1,15 volte, raccolto circa 213,7 milioni di dollari ed è stata trainata principalmente dalle offerte istituzionali. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 10 ottobre 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 10/10/202501:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso 0,5%; preced. 0,9%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso -0,3%; preced. 0,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 54,1 punti; preced. 55,1 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione in crescita a settembre

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di settembre. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 2,7% su base annua, come nel mese precedenteSu base mensile, i prezzi all’industria hanno registrato una salita pari a +0,3%, superiore alle aspettative degli analisti (+0,1%) e contro il -0,2% rilevato ad agosto.I prezzi import hanno segnato un incremento dello 0,3% su base mensile ed un calo dello 0,8% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti dello 0,4% su base mensile e del 2,1% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Nexi, CdA coopta Maurizio Dainelli nuovo membro non esecutivo

    (Teleborsa) – Nexi rende noto che in data odierna il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato percooptazione Maurizio Dainelli come nuovo membro non esecutivo. Il nuovo amministratore, si legge in una nota, resterà in carica sino alla prossima assemblea dei soci e, alla data del presente comunicato, non possiede azioni della Società. LEGGI TUTTO

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    Germania, rinvio pacchetto riforme e investimenti peserà su crescita di breve periodo

    (Teleborsa) – “Il nuovo pacchetto di riforme del governo tedesco in materia di welfare e infrastrutture dimostra la volontà di affrontare le pressanti sfide sociali ed economiche e di migliorare il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, segnalando la capacità di azione e di dialogo dei partner della coalizione”. E’ quanto afferma Julian Zimmermann, analista di Scope Ratings, facendo cenno ad alcune delle riforme avviate dal governo tedesco.Tuttavia, l’esperto ritiene che il possibile rinvio degli ambiziosi piani di spesa per il 2025-2026, probabilmente peserà sulla crescita a breve termine dell’economia tedesca. Scope Ratings stima che l’impatto positivo sul PIL tedesco derivante dalla spesa pubblica aggiuntiva sarà in media di circa 0,3-0,4 punti percentuali nel periodo 2026-2030, portando la crescita annua del PIL reale a una media dell’1,2%,,se circa la metà della spesa prevista di 59 miliardi di euro potrà essere impiegata nel 2026, aumentando gradualmente fino a circa 40 miliardi di euro (0,92% del PIL) all’anno negli anni successivi. Questa prospettiva, tuttavia, dipende in modo cruciale da un aumento significativo degli investimenti pubblici a partire dal 2026, anche se la spesa effettiva dovesse risultare inferiore agli obiettivi governativi. I rischi per le prospettive sono significativi. Ilpotenziale sottoutilizzo della spesa pubblica, con effetti a catena sugli investimenti del settore privato, potrebbe limitare la crescita. “La Germania ha bisogno di riforme più ambiziose per affrontare le sfide strutturali del Paese, rimuovendo gli ostacoli alla crescita e alleviando la pressione sulle finanze pubbliche derivante dal rapido invecchiamento della popolazione tedesca”, afferma Zimmermann, riconoscendo che si intravedono “alcuni segnali incoraggianti nelle riforme previste, in particolare nella proposta di eliminare le restrizioni all’assunzione di lavoro part-time dopo i 67 anni”.”Per quanto riguarda la prevista introduzione dell’Aktivrente, ovvero l’introduzione di una detrazione fiscale di 2.000 euro al mese per i pensionati, l’impatto sull’occupazione appare incerto, con stime che vanno da appena 15.000 a 300.000 posti di lavoro aggiuntivi nei prossimi anni”.Per l’analista di Scope Ratings, in generale, saranno necessari ulteriori sforzi per mitigare l’impatto dei circa 13,4 milioni di lavoratori che raggiungeranno l’età pensionabile entro il 2039, pari al 31% della popolazione attiva. In secondo luogo, il governo mira ad accelerare gli investimenti pubblici e i processi di pianificazione, in parte attraverso una legge sulle infrastrutture, che dovrebbe essere approvata entro la fine dell’anno. L’utilizzo tempestivo e mirato del fondo speciale di 500 miliardi di euro per le infrastrutture è fondamentale per le prospettive di crescita della Germania. LEGGI TUTTO