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    Positivo il Nikkei 225, giù la Cina. Bank of Korea taglia i tassi

    (Teleborsa) – Buon aumento per la Borsa di Tokyo, che mostra sul principale indice azionario giapponese un rialzo dello 0,57%, mentre, al contrario, giornata da dimenticare per Shenzhen, che ritraccia del 3,21%. Shanghai perde il 2,59%. Il rally cinese alimentato dagli stimoli continua a perdere slancio, mentre si attende unna conferenza stampa del Ministero delle finanze cinese (programmata per sabato alle 10:00 ora locale).Pressoché invariato Seul (-0,13%), dopo che la Bank of Korea ha tagliato il suo tasso di interesse di riferimento di 25 punti base al 3,25%, il suo primo taglio dei tassi dal 2020.Hong Kong è chiusa per festività.Sotto la parità Mumbai, che mostra un calo dello 0,23%; sui livelli della vigilia Sydney (-0,08%).Appiattita la performance dell’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un modesto +0,16%. Sostanziale invarianza per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile -0,09%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato -0,02%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 0,95%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 2,15%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati asiatici:Martedì 15/10/202406:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (preced. 3,1%)Mercoledì 16/10/202401:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (preced. -0,1%)Giovedì 17/10/202401:50 Giappone: Bilancia commerciale (preced. -695,3 Mld ¥)06:30 Giappone: Indice servizi, mensile (preced. 1,4%)Venerdì 18/10/202401:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3%). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell’11 ottobre 2024

    (Teleborsa) – Venerdì 11/10/202408:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,6%; preced. 1,9%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0%; preced. -0,1%)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -18,8 Mld £; preced. -18,87 Mld £)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso -0,5%; preced. -2,2%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,7%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 1,6%; preced. 1,7%)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,2%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 70,9 punti; preced. 70,1 punti) LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione settembre confermata al +1,6% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in leggera moderazione l’inflazione in Germania a settembre 2024. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento dell’1,6% su base annua, dopo il +1,9% del mese precedente. Su base mensile si registra un +0%, in lnea con la stima preliminare, dopo il -0,1% indicato nel mese di agosto.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un decremento dello 0,1% su mese (come la stima iniziale) e un aumento del +1,8% su anno (confermato il dato preliminare). LEGGI TUTTO

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    Brembo acquista Ohlins Racing: è la più grande acquisizione nella sua storia

    (Teleborsa) – Brembo, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, ha siglato un accordo con Tenneco, società nel portafoglio di fondi gestiti da Apollo Global Management, per l’acquisizione del 100% del capitale di Ohlins Racing, leader nella produzione di sospensioni premium ad alte prestazioni per moto e auto nei segmenti del primo equipaggiamento, del motorsport e dell’aftermarket.Fondata nel 1976, Ohlins Racing ha sede a Upplands Vasby (Stoccolma), Svezia, e ha una forte presenza internazionale. Ohlins impiega circa 500 persone in due stabilimenti produttivi in Svezia e Thailandia, due centri di ricerca e sviluppo in Svezia e Thailandia e quattro sedi commerciali e di testing negli Stati Uniti, in Germania, Thailandia e Svezia. Ohlins ha una forte tradizione e presenza nei principali campionati motorsport, come rinomato fornitore in MotoGP, Formula 1, Superbike, NASCAR, tra gli altri. Si prevede che Ohlins chiuderà il 2024 con un fatturato pari a circa 144 milioni di dollari, con un margine EBITDA rettificato previsto compreso tra il 21% e 22%. “Ohlins è perfetta per Brembo. È un brand riconosciuto in tutto il mondo, con un business solido e una reputazione senza pari, sia in pista che su strada – ha dichiarato Matteo Tiraboschi, Presidente Esecutivo di Brembo – L’ingresso di Ohlins nel Gruppo è una grande opportunità per espandere la nostra offerta per il mercato automotive. Con questa acquisizione, facciamo un ulteriore passo avanti nella nostra strategia per fornire soluzioni intelligenti e integrate ai clienti, sfruttando le sinergie tra le principali tecnologie per il corner del veicolo”Questa operazione è la più grande acquisizione nella storia di Brembo. Il corrispettivo della transazione è 405 milioni di dollari (che corrispondono a circa 370 milioni di euro al tasso di cambio odierno) in assenza di cassa o debito finanziario, ed è soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili. L’operazione sarà pagata utilizzando la liquidità disponibile. L’acquisizione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust, al seguito della quale avverrà il perfezionamento dell’operazione, atteso all’inizio del 2025. Questa acquisizione si aggiunge ai recenti e importanti investimenti realizzati da Brembo nei settori della moto e del racing. Nel 2021 il Gruppo ha acquisito SBS Friction in Danimarca e J.Juan in Spagna, completando l’offerta di soluzioni per i sistemi frenanti dedicate alle due ruote. A febbraio di quest’anno, Brembo ha annunciato il suo ingresso in Thailandia con un nuovo sito produttivo dedicato ai sistemi frenanti per i produttori di moto. Brembo controlla inoltre Marchesini, il brand leader nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di ruote in lega leggera per motocicli da competizione e uso stradale. Il business delle due ruote vale ad oggi circa il 13% dei ricavi totali di Brembo. LEGGI TUTTO

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    OPA Alkemy, Retex e Duccio Vitali arrivano al 60,89% del capitale

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Alkemy, società specializzata nell’evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata su Euronext STAR Milan, l’offerente Retex (società controllata da FSI SGR) ha comunicato che nel corso della Riapertura dei Termini risultano portate in adesione all’offerta 393.435 Azioni, rappresentative del 6,92% del capitale sociale.Considerando anche le azioni portate in adesione all’Offerta durante il Periodo di Adesione, le azioni acquistate dall’Offerente sul mercato, le azioni di cui l’AD Duccio Vitali è titolare, l’offerente verrà a detenere (a) singolarmente considerato, complessive n. 3.214.921 azioni, rappresentative del 56,55% del capitale sociale di Alkemy; e (b) congiuntamente con Duccio Vitali, complessive 3.461.683 azioni, rappresentative del 60,89% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    BPER, sindacati positivi su piano: bene attenzione a territori e lavoro

    (Teleborsa) – In scia alla presentazione al mercato e alla stampa, BPER ha presentato il nuovo piano industriale 2024-2027 anche alle organizzazioni sindacali del gruppo. All’incontro hanno partecipato l’amministratore delegato, Gianni Franco Papa, il vicedirettore generale, Elvio Sonnino, il direttore delle risorse umane, Andrea Merenda, e il responsabile delle relazioni sindacali, Gabriele Arioli.Sul fronte occupazionale, rispetto alle attuali 20.400 persone impiegate, il gruppo bancario intende arrivare a 18.500 entro la fine del 2027, considerando le 1.615 uscite volontarie già normate dai verbali di accordo sottoscritti nei mesi di dicembre 2023 e luglio 2024, il turnover di 1.500 e le nuove 1.100 assunzioni.”Apprezziamo la volontà dell’azienda di voler mantenere la propria vicinanza ai territori. Ricordo però che in Italia i territori non sono tutti uguali. Pertanto è opportuno che nella messa a terra del piano si tenga conto delle particolarità – commenta Sabrina Nanni, coordinatrice nazionale First Cisl con delega al Gruppo BPER – Siamo tutti consapevoli che l’utilizzo del digitale piuttosto che dei canali informatici in certe zone d’Italia e per certi target di clientela è piuttosto complicato. Corriamo il rischio che una fascia di clientela che adesso è cliente BPER possa esser tagliata fuori da certe dinamiche. Attenzione all’utilizzo dell’automazione e dell’IA che deve essere a supporto dei lavoratori e delle lavoratrici e non deve servire a sostituirli. Seguiremo con molta attenzione l’interazione tra BPER e Unipol per la vendita di prodotti assicurativi”.”Consideriamo positivo che BPER nel Piano d’Impresa B:Dinamic Full Value 2027 preveda una fase di futuro consolidamento e che in tale ambito non siano previste ulteriori chiusure di filiali nel triennio 2025-2027, anzi con meno chiusure di quelle programmate entro la fine di quest’anno – dice il segretario nazionale Uilca Giuseppe Bilanzuoli – Allo stesso tempo, riteniamo importante che non siano state prospettate procedure di uscita del personale oltre le 1.600 già definite negli accordi sottoscritti in BPER che prevedono circa 1.100 assunzioni. In merito abbiamo richiesto una particolare attenzione a prevedere soluzioni anche rispetto al turnover di 1.500 dipendenti, ipotizzando quindi un’attenzione ulteriore all’occupazione, anche grazie allo strumento della Staffetta Generazionale prevista nel rinnovo del Contratto Nazionale del Credito”.”Un piano apprezzabile quello di BPER, positivi i risultati così come le prospettive per una banca che mette al centro la persona e con la quale abbiamo già sottoscritto un accordo positivo sull’occupazione – afferma il segretario nazionale della Fisac Cgil, Giacomo Sturniolo – Per queste ragioni continueremo a vigilare perché BPER mantenga un impegno omogeneo sull’intero territorio nazionale, senza che le aree “meno profittevoli” del Paese siano penalizzate. Così come sulla formazione, in una chiave di profondo cambiamento dell’organizzazione del lavoro dettato dalla trasformazione digitale, rivendichiamo un coinvolgimento complessivo delle lavoratrici e dei lavoratori. Abbiamo bisogno di momenti non solo di upskilling ma anche di reskilling. Bisognerà cioè fare attenzione al bacino di lavoratrici e di lavoratori in forze a BPER, fornendo loro le competenze per affrontare le trasformazioni del settore bancario”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Doug Ostermann nuovo CFO. Tavares esce nel 2026

    (Teleborsa) – Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, ha annunciato con effetto immediato alcuni specifici cambiamenti nel management che, sotto la guida del CEO Carlos Tavares, intendono conseguire una semplificazione e migliorare le performance dell’organizzazione in un contesto globale turbolento.Doug Ostermann viene nominato Chief Financial Officer, succedendo a Natalie Knight, che lascerà l’azienda. Doug Ostermann ha oltre 19 anni di esperienza in finanza maturati in tre gruppi internazionali, tra cui Stellantis e un altro costruttore, e in precedenza è stato Chief Operating Officer di Stellantis China.Antonio Filosa, oltre a mantenere il ruolo di CEO del marchio Jeep, viene nominato Chief Operating Officer per il Nord America succedendo a Carlos Zarlenga, il cui prossimo incarico sarà oggetto di un ulteriore annuncio.Jean-Philippe Imparato, oltre a mantenere il ruolo di CEO di Pro One, viene nominato Chief Operating Officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l’azienda.Gregoire Olivier viene nominato Chief Operating Officer per la Cina oltre a mantenere il ruolo di Liaison Officer di Leapmotor.Santo Ficili viene nominato CEO di Maserati e Alfa Romeo e membro del Top Executive Team. Il prossimo incarico di Davide Grasso sarà oggetto di un ulteriore annuncio.Per migliorare le performance commerciali, l’organizzazione della Supply Chain sarà trasferita dalla Divisione Acquisti guidata da Maxime Picat alla Divisione Manufacturing, sotto la guida di Arnaud Deboeuf.”In questo momento darwiniano per l’industria automobilistica, il nostro dovere e responsabilità etica è di adattarci e prepararci per il futuro, agendo meglio e più velocemente dei nostri concorrenti, per offrire una mobilità sostenibile, sicura e accessibile”, ha commentato il CEO Carlos Tavares.La società ha inoltre confermato che è già in corso il processo formale per identificare il successore di Carlos Tavares, quando lascerà l’incarico al termine del suo mandato di CEO, all’inizio del 2026. Questo processo, guidato da un Comitato Speciale del Consiglio di Amministrazione presieduto da John Elkann, completerà il proprio lavoro entro il quarto trimestre del 2025.”Il Consiglio di Amministrazione ha espresso all’unanimità il proprio supporto a Carlos Tavares e ai significativi cambiamenti annunciati oggi – ha commentato il presidente John Elkann – Siamo fiduciosi che i passi intrapresi per semplificare l’organizzazione rafforzeranno la nostra squadra di vertice che è impegnata a riportare le performance della Società ai vertici del settore”. LEGGI TUTTO

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    Industria automotive italiana, ANFIA: “Ad agosto indice della produzione crolla a -29,3%”

    (Teleborsa) – Ad agosto 2024, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo del 29,3% rispettoad agosto 2023, mentre nei primi otto mesi del 2024 diminuisce del 18,2%. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una variazione tendenziale negativa del 41,9% ad agosto 2024 e diminuisce del 22,7% nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cala del 27,6% nel mese e cresce del 10,3% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 24,7% ad agosto e del 18,7% nel periodo gennaio-agosto 2024. È quanto emerge dal report ANFIA sulla produzione industriale del settore automotive ad Agosto 2024.Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica delle sole autovetture ad agosto 2024 ammonta a circa 4mila unità, in calo del 72,1% rispetto ad agosto 2023. Nel cumulato degli otto mesi, invece, sono state prodotte 229mila autovetture, in diminuzione del 37% su gennaio-agosto 2023.Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione ad agosto 2024 rispetto ai livelli dell’ottavo mese dello scorso anno: l’indice della produzione industriale nel suo complesso4 chiude, infatti, a -3,2% sia ad agosto che nei primi otto mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2023.Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una variazione positiva dell’1,3% a luglio 2024, ultimo dato disponibile (+1,1% sul mercato interno e +1,9% sui mercati esteri) e chiude i primi sette mesi dell’anno a -2,7% (-3,4% ilmercato interno e -1,5% i mercati esteri).”Ad agosto l’indice della produzione automotive italiana accentua il trend negativo, registrando il sesto calo consecutivo (-29,3%) – afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA –. Anche l’indice della fabbricazione di autoveicoli resta in pesante flessione ad agosto (-41,9%) – complice la contrazione a doppia cifra, -72,1%, registrata, secondo i dati preliminari di ANFIA dalla produzione di autovetture – così come l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, che cala del 24,7%. Il crollo dei volumi produttivi, unitamente all’andamento negativo del mercato degli ultimi mesi, non può che destare preoccupazione. Riteniamo necessario mettere in campo al più presto un piano straordinario di politica industriale con un orizzonte pluriennale, finalizzato a supportare le imprese nella transizione e ad incrementare la competitività produttiva della filiera, anche nella prospettiva di attrarre nuovi investimenti dall’estero”.A gennaio-giugno 2024 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 1,6 miliardi di Euro, mentre l’import vale 3,2 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,9%, seguiti da Germania (15,3%) e Francia (11,5%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 2,1 miliardi di euro, con un saldo positivo di 565 milioni di euro.Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una flessione del 15,3% a luglio (ultimo dato disponibile), a causa di una componente interna in calo del 17% e di una componente estera a -13,7%. Nei primi sette mesi del 2024, il fatturato cala invece del 10,1% (-14,3% il fatturato interno e -5,9% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una variazione tendenziale negativa del 14,7% a luglio (-26,4% la componente interna e +1,5% la componente estera). Nel periodo gennaio-luglio 2024, l’indice del fatturato di questo comparto registra un decremento del 10,6%, con un calo del 18,9% dellacomponente interna e dello 0,2% della componente estera. LEGGI TUTTO