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    Giornata internazionale dei Diritti Umani, AIGA: “Giovani avvocati contro le diseguaglianze”

    (Teleborsa) – “In un contesto storico segnato da conflitti, diseguaglianze e instabilità, AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) intende rinnovare il proprio impegno nella difesa dei diritti fondamentali e richiamare l’attenzione sulle gravi violazioni che, ancora oggi, avvengono in tutto il mondo”. Così Carlo Foglieni, presidente nazionale AIGA, nel giorno del 76° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.”I giovani avvocati – prosegue – sono pienamente consapevoli della funzione sociale della propria professione e del ruolo sempre più centrale nella lotta contro ogni forma di discriminazione e diseguaglianza. Senza il rispetto dei diritti, non può esistere un mondo in pace”. “Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani – sottolinea Sara Maria Gullotti, responsabile del Dipartimento Diritti Umani di AIGA – ha ricordato come il diritto internazionale sia l’edificio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito per proteggere l’umanità dall’autodistruzione. Senza diritto, c’è solo violenza, ingiustizia e sfruttamento. I giovani avvocati si impegnano a essere parte attiva in ogni iniziativa che promuova e tuteli i diritti delle persone, consapevoli che il progresso umano non può prescindere dalla salvaguardia di questi valori universali”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Goldman Sachs taglia target price e conferma “Buy”

    (Teleborsa) – “Eni si sta trasformando in un’azienda a rendimento più elevato, guidata innanzitutto dal successo delle esplorazioni, dalle cessione e da una forte pipeline di avviamenti di progetti”. È il giudizio espresso da Goldman Sachs in un rapporto dedicato al settore petrolifero europeo in vista della chiusura del quarto trimestre e in ottica 2025. La banca d’affari sottolinea anche l’impatto del segmento Global Gas & LNG e ha definito “attraente” la sua politica di dividendi integrata ai buyback.Goldman Sachs ha comunque deciso di abbassare leggermente il target price di Eni portandolo a 17 euro, dai 18 euro attuali (-5,6%), indicando come rischi principali la riduzione dei prezzi del petrolio e dei margini di raffinazione. oltre al peggioramento dei problemi a Kashagan, nel mar Caspio, e il fallimento della ristrutturazione downstream. Mantenuto il rating “Buy”, con un potential upside del 27%.Positivo il giudizio di Goldman Sachs anche per altre compagnie petrolifere, come Shell e Bp. Come per Eni, Goldman Sachs ha deciso di ritoccare al ribasso il target price di entrambe, rispettivamente a 44 euro (-6,4%) e 515 euro (-8%). Rating “Buy” per entrambe. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, spese di gestione conti correnti in calo. Online a quota 28,9 euro

    (Teleborsa) – Nel 2023 la spesa di gestione dei conti correnti riferibili agli sportelli bancari in Italia è diminuita di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a 100,7 euro. La diminuzione è attribuibile per l’80 per cento alle spese fisse e per la parte restante alle spese variabili; le prime sono a loro volta diminuite in ragione dei più bassi canoni, le seconde per una minore operatività che ha riguardato soprattutto i prelievi di contante; le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate. Lo afferma la Banca d’Italia nella consueta indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie italiane.Dal 2011 al 2023 la variazione delle spese fisse ha contribuito in modo determinante all’andamento delle spese di gestione sia nel periodo di contrazione sia in quello di crescita; in particolare, considerando quest’ultima, iniziata nel 2016 e interrottasi nel 2023, la somma delle variazioni della spesa, prese in valore assoluto, ammonta a 30,8 euro, delle quali 24,6 riconducibili alle spese fisse.La spesa di gestione dei conti correnti online è diminuita di 4,8 euro attestandosi a 28,9 euro; il calo della spesa è legato alle minori spese fisse e in particolare alla minore proporzione di clienti assoggettata al pagamento del canone di base.La spesa di gestione dei conti postali è cresciuta per il secondo anno, passando da 59,6 a 67,3 euro; vi ha concorso la maggiore operatività della clientela; l’aumento è in larga parte attribuibile alle spese variabili, cresciute di 6,5 euro per effetto di un generalizzato aumento dell’operatività.La stima complessiva della spesa di gestione di un conto corrente, ottenuta ponderando la spesa riferibile agli sportelli bancari, ai conti bancari online e ai conti postali con i rispettivi pesi nella popolazione dei conti correnti, si attesta a 87,8 euro.La spesa di gestione mostra un’ampia variabilità tra i raggruppamenti della clientela: è meno elevata per i clienti con un profilo di operatività semplificato (giovani, famiglie e pensionati a bassa operatività), maggiore per i profili di consumo più sofisticati.La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta invariata e pari all’1,7 per cento del credito accordato; la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è diminuita da 16,4 a 13,7 euro. LEGGI TUTTO

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    Iveco ottiene certificazione EDGE per equità di genere nell’ambiente di lavoro

    (Teleborsa) – Iveco Group, produttore di veicoli commerciali, bus e mezzi da difesa, ha ottenuto la certificazione EDGE, che riconosce il proprio impegno verso l’equità di genere nell’ambiente di lavoro. Iveco è la prima azienda del suo settore a ottenere questa certificazione.La certificazione EDGE è uno standard globale di riferimento per la Diversità, l’Equità e l’Inclusione (DEI), concepita per aiutare le organizzazioni a creare ambienti di lavoro ottimali attraverso un rigoroso processo di valutazione da parte di terzi, che analizza dati qualitativi e quantitativi relativi alla retribuzione, alla rappresentanza di genere, alle politiche e alle pratiche aziendali. Essa valuta inoltre i risultati di un sondaggio che misura la percezione dei dipendenti rispetto all’equità retributiva, la rappresentanza di genere, l’efficacia delle politiche e delle pratiche e l’inclusività della cultura dell’ambiente di lavoro.Iveco ha effettuato la valutazione e ha sottoposto i dati e i risultati del sondaggio a un audit indipendente nei sei Paesi in cui la propria forza lavoro è più numerosa e rappresenta circa il 90% dei dipendenti nel mondo: Brasile, Francia, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Spagna. Iveco Group ha ottenuto la certificazione EDGE a livello globale, raggiungendo l’obiettivo di ottenere una certificazione indipendente dell’equità retributiva di genere all’interno dell’organizzazione, un traguardo raggiunto con due anni di anticipo rispetto alla data obiettivo annunciata nel Piano Strategico Aziendale presentato a marzo di quest’anno.”Siamo orgogliosi di aver ottenuto la certificazione EDGE già al nostro primo anno di partecipazione – ha detto Veronica Quercia, Chief Human Resources Officer di Iveco – Questo riconoscimento conferma che siamo sulla strada giusta e ci motiva a continuare i nostri sforzi verso l’equità retributiva di genere in tutta la nostra organizzazione nel mondo. Costruire e coltivare un ambiente di lavoro veramente diversificato, inclusivo ed equo è una priorità per Iveco Group e continueremo questo percorso nel tempo, guidati dallo scopo e dai valori della nostra azienda”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, prestiti ancora in calo a ottobre. Accelera crescita depositi

    (Teleborsa) – A ottobre 2024 i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti dell’1,1 per cento sui dodici mesi (-0,9 nel mese precedente). Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione mensile “Banche e moneta”.I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,2 per cento sui dodici mesi (-0,4 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,1 per cento (-2,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati del 2,5 per cento (0,5 per cento a settembre); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 9,5 per cento (10,6 in settembre).A ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,74 per cento (3,82 in settembre); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 6 per cento (7 per cento nel mese precedente).Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,42 per cento (10,47 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,73 per cento (4,90 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,21 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,42 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96 per cento (0,99 nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Nvidia, seduta in rosso dopo l’avvio dell’indagine antitrust cinese

    (Teleborsa) – Nvidia, colosso statunitense dei processori grafici che rappresenta il titolo principe della crescita dell’intelligenza artificiale, ha chiuso in ribasso del 2,55% la seduta a Wall Street, a quota 138,81 dollari per azione, dopo che ieri la State Administration for Market Regulation della Cina ha aperto un fascicolo sull’azienda per possibili violazioni della legge antimonopolio del paese.L’Autorità cinese ha affermato che il produttore di chip statunitense è sospettato di aver violato gli impegni presi durante l’acquisizione da 7 miliardi di dollari del progettista di chip israeliano Mellanox Technologies del 2020. Sebbene le autorità di regolamentazione cinesi abbiano approvato la transazione all’epoca, hanno imposto diverse condizioni antitrust per prevenire rischi monopolistici post-fusione, a cui Nvidia era tenuta a conformarsi. Non è chiaro quale di questi impegni possa essere stato disatteso.Nvidia ha fatto sapere nella notte di essere “felice di rispondere a qualsiasi domanda gli enti regolatori possano avere”. La società “vince in base al merito, come riflesso nei nostri risultati di riferimento e nel valore per i clienti, e i clienti possono scegliere la soluzione migliore per loro”, si legge in una nota.”Lavoriamo duramente per fornire i migliori prodotti possibili in ogni regione e onoriamo i nostri impegni ovunque facciamo affari”, ha sottolienato.Le accusa a Nvidia sono l’ultimo capitolo delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, in particolare sulle capacità di produzione di chip, con l’amministrazione Biden che il 2 dicembre ha annunciato un’ultima serie di restrizioni mirate ai produttori di utensili per semiconduttori.Inoltre, la scorsa settimana, quattro delle principali associazioni industriali cinesi hanno rilasciato una risposta coordinata, affermando che le aziende cinesi dovrebbero essere caute nell’acquistare chip statunitensi poiché “non erano più sicuri” e dovrebbero invece acquistare localmente.Nvidia rimane comunque in rialzo del 180% da inizio anno, risultando uno dei migliori titoli del Nasdaq nel 2024 grazie al continuo interesse degli investitori per l’intelligenza artificiale. LEGGI TUTTO

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    Landi Renzo, sottoscritto il 62,8% dell’AuCap. Ora offerta dei diritti inoptati

    (Teleborsa) – Si è chiuso il periodo di offerta in opzione ai soci di massime 12.600.000 azioni ordinarie di nuova emissione di Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione. Sono stati esercitati complessivi 14.137.150 diritti di opzione validi per la sottoscrizione di 7.916.804 nuove azioni, pari a circa il 62,83% del totale delle nuove azioni.I diritti inoptati saranno offerti sul mercato Euronext Milan, per il tramite di Banca Akros, nelle sedute dell’11 e 12 dicembre 2024, salvo chiusura anticipata.Il socio di maggioranza GBD Green by Definition S.p.A. (GBD) ha sottoscritto la quota di propria pertinenza dell’aumento di capitale (pari a circa il 59,927%), per un controvalore complessivo pari a circa 15 milioni, mediante compensazione volontaria di crediti. GBD ha assunto l’impegno di sottoscrivere eventuali diritti rimasti inoptati a seguito dell’offerta in Borsa fino ad un ammontare massimo di 20 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Fondi, AuM ESG globali a livelli record trainati da forti afflussi nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre del 2024, l’emissione di obbligazioni e prestiti ESG ha totalizzato 116 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto al terzo trimestre del 2023 (YoY) e una diminuzione del 27% rispetto al secondo trimestre 2024 (QoQ). È quanto emerge da un report dell’Associazione per i mercati finanziari in Europa (AFME).Le obbligazioni e i prestiti ESG includono obbligazioni con etichetta ESG (basate sui proventi), obbligazioni sustainability-linked, transition bond, prestiti green e prestiti sustainability-linked.Ad eccezione del social bond, tutti gli altri strumenti sostenibili trattati hanno mostrato un calo trimestrale delle emissioni. Le obbligazioni social hanno accumulato 13,6 miliardi di euro di importo emesso durante nel terzo trimestre del 2024, raggiungendo un totale di 50,5 miliardi di euro YtDGli emittenti tedeschi hanno guidato l’origination totale di prestiti e obbligazioni YtD, contribuendo con 100 miliardi di euro di proventi. Gli emittenti francesi hanno seguito, generando 85,5 miliardi di euro di proventi totali. In particolare, circa il 58% delle obbligazioni sostenibili e di transizione sono state emesse in Italia e quasi la metà di tutte le obbligazioni ESG sono state emesse in Germania o FranciaBond green verso emissioni recordSu base annua, l’emissione di obbligazioni green è aumentata del 27% e l’emissione di obbligazioni sociali è aumentata del 51%. Al contrario, le obbligazioni sostenibili e le obbligazioni legate alla sostenibilità hanno registrato cali rispettivamente del 30% e del 44%.Tuttavia, su base annua, solo le classi di attività green hanno mostrato un aumento annuale, guidato principalmente da un robusto importo emesso nel primo trimestre dell’anno. L’emissione di obbligazioni sociali del terzo trimestre da inizio anno in Europa è rimasta stabile negli ultimi tre anni, con una media di circa 50 miliardi di euro durante questo periodo.Le obbligazioni legate alla sostenibilità e sostenibili hanno continuato a diminuire ulteriormente su base trimestrale e annuale. L’importo cumulativo emesso nei primi tre trimestri dell’anno è il più basso osservato dal 2020.Le entità governative sono i principali emittentiLe entità sovrane e sovranazionali continuano a contribuire in modo significativo alla crescita dei mercati primari verdi e sostenibili, evidenzia l’AFME.Alla fine del terzo trimestre del 2024, il governo italiano aveva emesso il più grande green bond singolo dell’anno. Questo nuovo green bond governativo, emesso a fine maggio con scadenza nel 2037, ha accumulato 9 miliardi di euro di proventi.L’Italia è stata seguita dalla Francia, che ha emesso 7,7 miliardi di euro in un nuovo OAT verde a metà gennaio, seguita dall’Unione Europea con 6,89 miliardi di euro. La Banca europea per gli investimenti è al quarto posto con 6 miliardi di euro in un’unica emissione verde.La Caisse d’Amortissement de la Dette Sociale (CADES) francese mantiene la sua posizione di leader di mercato per i social bond.La quota di obbligazioni ESG ha raggiunto un plateauL’emissione di obbligazioni ESG, comprese le obbligazioni con etichetta ESG, legate alla sostenibilità e di transizione, ha rappresentato il 14% dell’emissione obbligazionaria totale europea durante il 2024 YtD, una percentuale inferiore rispetto al 14,2% del 2023 e al 17,7% del 2022. Ciò includeva il 10,3% di obbligazioni green, il 2% di obbligazioni sociali, l’1,1% di obbligazioni sostenibili, lo 0,7% di obbligazioni legate alla sostenibilità e di transizione.L’emissione di prestiti legati alla sostenibilità e verdi ha rappresentato il 17,9% dell’origination totale di prestiti sindacati europei durante il 2024 YtD, rimanendo in linea con il 18% registrato nel 2023.Record di Assets Under Management (AuM) ESGI fondi globali con un mandato ESG (inclusi fondi comuni ed ETF) hanno raggiunto 10,5 trilioni di dollari nel terzo trimestre del 2024, con un aumento dell’8,7% rispetto al secondo trimestre del 2024 e del 18,2% rispetto al terzo trimestre del 2023.L’aumento trimestrale può essere attribuito all’afflusso netto positivo di 122,75 miliardi di dollari in fondi ESG nel terzo trimestre dell’anno.Mentre la maggior parte delle classi di attività ha registrato una crescita rispetto al secondo trimestre, immobili, materie prime e altri settori sono rimasti stabili nei fondi ESG globali. LEGGI TUTTO