(Teleborsa) – Al via negli aeroporti i test Covid-19 sui vacanzieri di rientro da Croazia, Malta, Spagna e Grecia, i quattro Paesi oggetto dell’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, al fine di contenere la diffusione del virus che prevede l’obbligo di sottoporre a tampone chiunque entri in Italia proveniente dai quattro Paesi indicati e che sia stato lì nell’arco dei 14 giorni antecedenti (non solo per un soggiorno ma anche per un semplice transito),
Attrezzata al Marco Polo di Venezia una postazione tamponi, organizzata dalla Regione Veneto attraverso le aziende sanitarie, che offre la possibilità ai viaggiatori di rientro dai paesi a rischio di effettuare il test. Per quanto riguarda lo scalo di Venezia, i primi tamponi sui turisti in arrivo da Paesi europei a maggior rischio Covid sono stati effettuati la mattina di Ferragosto.
Da ieri, domenica 16 agosto, sono partiti i test all‘Aeroporto di Fiumicino: più di 2.000 gli arrivi dalle zone a rischio. Tutti hanno atteso in fila il loro turno per sottoporsi al test. Nel dettaglio, all’aeroporto Leonardo Da Vinci, presso gli arrivi del Terminal 3, in uno spazio di circa 1000 metri quadri dopo l’uscita dalla sala riconsegna bagagli, sono stati allestiti 12 box riservati estendibili fino ad un massimo di 20, dove i medici dell’USMAF/ASL operano nel pieno rispetto della privacy. La nuova area potrà ospitare fino a 480 passeggeri contemporaneamente nel pieno rispetto della distanza di sicurezza. Previsto anche un adeguato numero di sedute per attendere comodamente l’esito dei test.
Al G.B. Pastine di Ciampino, presso il Terminal arrivi, sono presenti 3 box su una superficie di circa 150 metri quadri.
Inoltre, in entrambi gli aeroporti sono anche stati realizzati e installati totem in italiano e inglese per informare i passeggeri in arrivo da Croazia, Grecia, Malta e Spagna delle nuove disposizioni governative.
Punti di controllo con percorsi dedicati ai passeggeri in arrivo saranno allestiti anche a Linate e Malpensa.