(Teleborsa) – “Sullo Stretto, dobbiamo pensare a un miracolo di ingegneria. Una struttura ecosostenibile, anche sottomarina”. Con queste parole il Premier Giuseppe Conte, il 9 agosto, ha rivelato a sorpresa la nuova idea per collegare Sicilia e Calabria: un tunnel sottomarino.
Un’idea che, in realtà, è tutt’altro che nuova che, anzi, era già stata scartata in passato, anche per la sismicità dell’area e per le forti correnti. Ma il Governo sembra intenzionato a riprovarci, tanto che presenterà la proposta in sede di Recovery Fund come ha confermato all’Ansa il Ministro per le Infrastrutture, Paola De Micheli, a margine della sottoscrizione a Verona di due protocolli d’intesa per la realizzazione dell’alta velocità Verona-Vicenza.
“Abbiamo avuto una proposta – ha spiegato De Micheli – da parte di un gruppo di ingegneri che ci ha sottoposto questa ipotesi del tunnel sottomarino al posto del ponte sullo Stretto di Messina”.
“Stiamo facendo tutte le analisi tecniche del caso – ha aggiunto – perché quella è un’area sismica, un’area vulcanica. Quindi, come il Presidente Conte sa, abbiamo avviato le analisi, perché noi teniamo in grande considerazione la progettualità spontanea, soprattutto se si tratta di un’opera tanto discussa negli ultimi 20 anni e di cui s’è detto di tutto” ha osservato. “Perciò – ha quindi annunciato – presenteremo la nostra proposta. Intanto finanziamo l’alta velocità in tutta la Sicilia e finanziamo l’alta velocità tra Reggio Calabria e Salerno, che in termini temporali sono attività che noi possiamo sviluppare con molto anticipo” ha concluso De Micheli.