(Teleborsa) – Riapertura delle scuole “anomala” per i dirigenti scolastici, che saranno ancor più responsabilizzati che in passato sui temi della sicurezza e della salute. Lo ricorda l’Udir, sindacato di rappresentanza della categoria, chiedendo più assunzioni e l’abolizione del regime delle reggenze.
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato, ricorda a Teleborsa che “i dirigenti scolastici in questi giorni sono stati impegnati, da un lato, a fare un inventario degli arredi, delle classi, del personale di cui avranno bisogno, dall’altro, a ridefinìre gli organici, di concerto con le Rls e le Rsu, in modo che siano rispettate le norme sul distanziamento”.
“Questo però significa che i dirigenti scolastici non potranno più avere scuole in reggenza dal 1° settembre, è importante che ogni scuola abbia un suo dirigente scolastico”, afferma il leader di Udir, chiedendo che vi siano 300-400 posti in più oltre ai 500 già annunciati.
“In autunno, poi, diventerà fondamentale capire se i ruoli assegnati in questi anni saranno giudicati legittimi dal Consiglio di stato, che si esprimerà sulla sentenza che aveva annullato le procedure concorsuali”, ricorda Pacifico, invitando i dirigenti neoassunti a costituirsi in appello entro la fine di agosto.
“Sempre ad ottobre si discuterà del FUN, questo fondo che ha conosciuto solo tagli in questi ultimi 15 anni, per complessivi 70 milioni di euro, e solo di recente ha ricevuto risorse per 10-12 milioni”, afferma il Presidente di Udir, ricordando che qui si attingono il salario accessorio e la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.
“Dirigenti con più responsabilità e meno soldi”, afferma Pacifico, che anche in questo caso ricorda l’esistenza di un ricorso al TAR per ripristinare i soldi tagliati al FUN. Coloro che vorranno aderire dovranno farlo entro la fine di agosto.