(Teleborsa) – Open Fiber amplia il project financing a supporto del nuovo piano industriale e lo porta a oltre 4,1 miliardi di euro con un incremento dell’importo siglato nel 2018 per ulteriori 675 milioni di euro.
Lo rende noto la società specificando che si tratta della “più grande operazione di finanza strutturata finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso in fibra ottica in Europa”.
“Dopo aver già cablato, con una rete in fibra ottica, 9 milioni di unità immobiliari su circa 20 milioni a fine piano, il nuovo Piano industriale messo in campo dalla società nel mese di maggio poggia su 3 obiettivi principali: accelerare la copertura delle aree in digital divide, portare la rete interamente in fibra ottica in alcuni importanti distretti industriali (aree grigie), arricchire il portafoglio dei servizi sviluppando soluzioni innovative di edge computing e connettività per il segmento delle imprese”, spiega Open Fiber.
Da qui la decisione di definire “in un tempo record, con un pool di banche internazionali di primaria importanza – , e – i termini per l’incremento dell’importo del project financing siglato nel 2018″, portando il valore del finanziamento da 3,5 miliardi a 4,145 miliardi di euro complessivi.
Resta invariata la durata dell’operazione di 7 anni, cioè fino al 2025 considerando l’avvio nel 2018. Il nuovo project financing va a supporto – assieme al rafforzamento patrimoniale già approvato dai soci (Cdp Equity ed Enel) fino a 450 milioni di euro incrementali – dello sviluppo del nuovo piano industriale varato da Open Fiber.
Il piano, ricorda Open Fiber, “che nella sua interezza, investimento pubblico e privato, arriva così a valere oltre 7 miliardi di euro (di cui oltre 3 miliardi già realizzati) e prevede di connettere circa 20 milioni di unità immobiliari nel Paese sia nelle aree urbane (aree nere), sia nei centri più isolati e di minori dimensioni (aree bianche) e appunto nelle aree grigie, tipicamente distretti industriali e periferie delle città, contribuendo in maniera significativa a colmare il divario digitale del Paese”.
“È motivo di grande soddisfazione vedere come il mercato riconosca il valore del progetto e Open Fiber”, ha commentato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber.
“Il riscontro delle banche organizzatrici – ha spiegato Mario Rossetti, chief executive officer – è una ulteriore conferma di come il modello di rete di accesso neutrale, aperta a tutti gli operatori, sia quello prediletto non solo dagli operatori nostri clienti ma anche dagli investitori finanziari e dai fondi infrastrutturali”.