(Teleborsa) – in prima linea nel sostegno all’economia reale anche nel picco dell’emergenza Covid che fa comunque sentire il suo effetto sui conti del Gruppo che chiude il I sem con un utile netto consolidato a 77,9 milioni di euro, in calo del 23,3% rispetto al 2019 “a causa delle maggiori rettifiche su crediti” e “dopo aver spesato 18,4 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà”.
Lo annuncia il CdA in una nota diffusa dopo l’approvazione dei risultati finanziari al 30 giugno 2020 in cui si sottolinea l’impegno nel “garantire il concreto sostegno all’economia con i prestiti alla clientela“, che hanno raggiunto 27,4 miliardi di euro “in progresso del 7,7%” rispetto al 2019 “con una crescita quattro volte superiore rispetto alla media di sistema (+1,9% nello stesso periodo) ed una costante attenzione alla qualità dell’attivo”.
In particolare – precisa la nota – “il Gruppo si conferma in prima linea nel supporto alla clientela e ai piccoli imprenditori con impieghi aumentati di 1,2 miliardi di euro nei mesi di picco della crisi sanitaria (31 marzo – 30 giugno 2020)”.
Il rapporto tra crediti problematici lordi ed impieghi lordi (NPL Ratio) si è ulteriormente ridotto al 3,6%, rispetto al 6,4% della media delle banche significative italiane, con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall al 62,3% sui crediti problematici e all’87,6% sulle sofferenze).
“In coerenza con le attese di un peggioramento nella qualità del credito a causa delle conseguenze Covid, il Gruppo ha già accantonato circa 29,5 milioni di euro addizionali di rettifiche, a seguito dell’aggiornamento dei modelli IFRS 9, che hanno influito sul costo del credito, ora a 39 bps, mantenendo però tale livello ben al di sotto della media di sistema”, evidenzia la nota.
Premiato il modello di “banca assicurazione” che ha portato a una raccolta complessiva da clientela in crescita del 6,1% a 72,4 miliardi di euro con la raccolta diretta da clientela in aumento del 15,8% rispetto al 2019. La raccolta assicurativa si attesta a 7,3 miliardi di euro (+2,9%) e i premi legati a garanzie di protezione vita e danni raggiungono 33 milioni di euro (+3%).
“Nei difficili mesi che abbiamo vissuto, la priorità del Gruppo è stata preservare la salute delle sue persone e della clientela continuando sempre a garantire il servizio anche attraverso nuovi canali di assistenza a distanza”, ha commentato il Direttore Generale di Credem Nazzareno Gregori.
“Lo testimonia il fatto che gli impieghi siano aumentati di 1,2 miliardi di euro, quasi il 5% del nostro portafoglio creditizio, proprio nei mesi più difficili del lockdown, così come la clientela ha riconosciuto e premiato la nostra solidità affidandoci quasi 3 miliardi di euro in più dei propri risparmi nello stesso periodo”, ha concluso.