(Teleborsa) – Due miliardi, forse tre, per favorire i consumi e dare sollievo alle attività più colpite dalla crisi. È un bonus sugli acquisti – slegato dal livello di reddito di chi lo utilizza – quello che il Governo sta preparando per il decreto agosto che si concentrerà sui settori che stanno facendo fatica a ripartire, bar e ristoranti in primis.
Tutto da decidere il meccanismo – sul tavolo diverse soluzioni, dalla card a un rimborso diretto al contribuente – mentre sembra già decisa la volontà di premiare le spese effettuate con pagamenti tracciabili, con carte e bancomat, fino a dicembre 2020.
Diversi esponenti del Governo nei giorni scorsi hanno dato diverse indicazioni – e rassicurazioni – sulle misure da inserire nel provvedimento previsto per questo mese: a Viceministra al MEF Laura Castelli ha già parlato alle associazioni dei ristoratori dell’intenzione di introdurre un bonus sui consumi, insieme a nuove di misure di sostegno al settore, dalla proroga dell’esenzione della Tosap a un “fondo di garanzia” per gli affitti, mentre il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, si è concentrato sulla necessità di sostenere i centri storici delle città d’arte, semi-deserti per l’assenza dei turisti stranieri ma anche per il persistere dello smart working diffuso.
La Ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, ha invece lanciato la sua proposta per un fondo da 1 miliardo per la ristorazione che dia sostegno a tutta la filiera del made in Italy: nel piano della Ministra Bellanova un bonus da 5mila euro a esercizio per l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani.
Tutte le varie ipotesi dovranno trovare una sintesi per il Consiglio dei Ministri previsto in settimana – probabilmente giovedì – in cui si discuterà anche del provvedimento allo studio del Mise per i settori dell’abbigliamento e degli elettrodomestici.
Il limite resta quello posto dai 25 miliardi del nuovo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento, che saranno destinati in gran parte (circa 13 miliardi) al pacchetto lavoro.