(Teleborsa) – Prosegue il recupero della produzione industriale in giugno con +2,3% su maggio e soprattutto luglio a +7,5% su giugno, nonostante il forte calo del secondo trimestre 2020 (-19,2%) rispetto al primo, mentre è atteso un rimbalzo nel terzo.
È quanto stimato dal Csc di Confindustria nell’indagine sulla produzione industriale, in cui si conferma che “è proseguito anche in giugno e luglio il recupero dei livelli di attività dai minimi toccati in aprile e dopo il rimbalzo di maggio” ma che, “nonostante il dato congiunturale positivo, la variazione rispetto a un anno prima resta ancora molto negativa (-13,9% in luglio)“.
In dettaglio, nel secondo trimestre la produzione industriale è stimata in calo del 19,2% (-8,4% nel primo) e la domanda interna “resta debole”, mentre “sul fronte estero in luglio vi sono alcuni tenui segnali di miglioramento”.
La caduta del Pil nel secondo trimestre (-12,4%), che non ha precedenti nelle serie storiche disponibili, è spiegata per circa un terzo dal calo del valore aggiunto industriale mentre forte è stato il contributo negativo dei servizi che rappresentano una quota elevata del Pil.
La produzione, continua la relazione di Csc, al netto del diverso numero di giornate lavorative, è diminuita a luglio del 13,9% rispetto allo stesso mese del 2019, mentre in giugno è stimata scendere del 18,6% annuo.
Gli ordini in volume, in base all’indagine, registrano incrementi congiunturali sia in luglio (+6,6%) che in giugno (+5,4%). Dopo il punto di minimo raggiunto in aprile, i progressi erano attesi in seguito alla riapertura delle attività in maggio.
Tuttavia, la produzione in luglio è ancora di circa il 12% inferiore a quella pre-Covid e, nel complesso del secondo trimestre, la caduta dell’attività è più che doppia rispetto a quella rilevata dall’Istat nel primo (-19,2 % vs -8,4%). Si tratta del quinto calo trimestrale consecutivo che porta a -30% la variazione cumulata dal secondo trimestre del 2019.
Il Csc di Confindustria stima inoltre che nel terzo trimestre è atteso un rimbalzo di Pil e produzione. Secondo gli esperti di via dell’Astronomia, “pur tenendo conto di oscillazioni nella dinamica della produzione industriale nei prossimi mesi (che saranno comunque meno forti di quelle osservate da marzo a luglio), c’è da attendersi un incremento della produzione compreso tra il 15% e il 20% rispetto al secondo”.
“Nonostante questo recupero – continua lo studio – nel complesso del 2020 la produzione industriale è in rotta verso una diminuzione di circa il 15% sul 2019”.
“Per quanto riguarda il Pil – conclude il Csc di Confindutria – i dati diffusi dall’Istat, che mostrano una variazione acquisita di -14,3% nel primo semestre, sono più negativi delle attese e meccanicamente porterebbero a una revisione al ribasso della dinamica annua da noi prevista a meta’ maggio, che sarebbe ora vicina al -11%, in linea con le stime della Commissione Europea”.