(Teleborsa) – chiude l’esercizio 2019/2020 scontando in parte l’impatto della crisi innescata dalla pandemia di Covid-19, che ha riguardato l’ultimo trimestre del suo esercizio,
Il bilancio evidenzia ricavi stabili a 2,5 miliardi di euro, che risulterebbero in crescita del 3% al netto dei one-off legati al Covid, con margine di interesse e commissioni in crescita del 3%.
L’Utile netto si è attestato a 600 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente (823 milioni), prevalentemente per la contabilizzazione di poste straordinarie (circa 285 milioni) imputabili per l’80% al Covid-19, e per l’80% registrati nel nell’ultimo trimestre (inclusi 65 milioni da svalutazione RAM). EPS in riduzione del 27% a 0,68 euro. Al netto di tali poste l’utile del Gruppo si attesta a 887 milioni, con l’utile per azione in crescita del 3% a 1 euro.
Robusta la base di capitale (CET1 al 16,1%, phase-in), che risulta in aumento di 220bps nell’ultimo trimestre.
Azzerato il dividendo 2020, in ottemperanza alle raccomandazioni BCE.