(Teleborsa) – La crisi sanitaria da Coronavirus ha colpito duramente l’intero settore aereo, produttori di aeroplani compresi. Secondo quanto riporta Reuters, a causa delle perdite nei ricavi superiori alle attese registrate nel secondo trimestre, il costruttore ha deciso di tagliare la produzione dei suoi programmi widebody, di posticipare il lancio del suo nuovissimo jet 777X e di confermare la decisione di mandare in pensione il suo iconico 747.
Le vendite dell’azienda, infatti, sono crollate del 25% a 11,81 miliardi di dollari nel trimestre, un risultato peggiore rispetto alle stime che le davano 13,16 miliardi.
Tagli e perdite riflettono anche la preoccupazione manifestata dalle compagnie aeree per una ripresa dei ritmi pre-Covid, espressa attraverso la IATA che ha prolungato di un anno i tempi di attesa per un pieno recupero del settore.
“Dovremo valutare ulteriormente le dimensioni della nostra forza lavoro”, ha già anticipato il Ceo dell’azienda Dave Calhoun ai dipendenti.
Sempre secondo quanto riporta l’agenzia di informazione statunitense, Boeing si appresta a ridurre la produzione 787 a sei aerei al mese nel 2021, di quella dei 777 e 777X a due aerei al mese, ritardando al contempo l’entrata in servizio del secondo di un anno.