(Teleborsa) – E’ in corso di svolgimento il corteo degli operai della Whirlpool contro la decisione dell’azienda di chiudere, a ottobre, lo stabilimento di Napoli.
Sfilano con gli striscioni, il tricolore, tamburi e le bandiere di Fiom, Fim e Uilm: bambini, nonni, figli e genitori degli operai che rischiano di perdere il lavoro per la decisione dei vertici aziendali di dismettere il sito di Napoli dove vengono prodotte lavatrici di alta gamma, una delle quali è disegnata su uno striscione con la scritta “Whirlpool Napoli non molla”.
In piazza, insieme ai lavoratori del sito produttivo di Napoli est, anche gli operai degli altri stabilimenti Whirlpool in Italia. Sono arrivati in città, già da ieri, per mostrare vicinanza e solidarietà ai colleghi partenopeo e contro il rischio che la multinazionale americana, un po’ alla volta, decida di chiudere anche altre sedi. Vengono da Varese, Melano, Siena, Comunanza, Pero e Cassinetta. Presenti anche delegazioni di lavoratori di altre aziende e dell’Embraco di Torino.
Il corteo, partito dalla stazione di Mergellina, raggiungerà la sede del Consolato statunitense, dove è in programma un presidio degli operai.
Intanto, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 luglio, si è riunito a Napoli il coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom, Uilm per discutere le strategie da adottare nella dura vertenza in corso, in vista della manifestazione di domani e dell’incontro fissato il 31 luglio al Ministero dello Sviluppo economico.