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Gualtieri: “A ottobre il piano per rilancio dell'economia”

(Teleborsa) – Il governo è al lavoro per “elaborare un programma di rilancio incisivo che affronti anche i problemi storici dell’Italia e per far crescere gli investimenti” fra cui quelli “in infrastrutture, digitalizzazione”.

A dirlo è il ministro dell’economia Roberto Gualtieri al Tg3, parlando dei 209 miliardi di euro che arriveranno all’Italia dal programma Next Generation Eu dopo lo storico accordo raggiunto in UE sul Recovery fund. “Stiamo definendo un piano preciso e dettagliato già a ottobre per partire” con il piano di “rilancio dell’economia italiana” ha aggiunto il ministro.

Gualtieri ha poi evidenziato che dall’accordo “il governo esce rafforzato”, sottolineando il “ruolo decisivo” avuto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Siamo di fronte a un risultato storico, per l’Italia e l’Europa, questo governo ha il merito di aver detto che occorreva un salto di qualità. Abbiamo ottenuto un risultato impensabile” fino a pochi mese fa, con “l’Europa che emette 750 miliardi di eurobond per sostenere la ripresa e politiche comuni. E per farlo sostenendo innanzitutto i Paesi più in difficoltà”.

Il ministro ha poi spiegato che è stato “un negoziato duro e difficile” e che “ha prevalso non la posizione italiana ma la ragionevolezza e il diritto europeo”, ricordando ricordato come siano stati due “i passaggi decisivi: quando l’Italia è riuscita a difendere la dimensione complessiva del fondo da 750 miliardi” e “anche nella diversa composizione”, cioè l’aver mantenuto “il numero di grants e molti più miliardi in prestiti”. Il secondo, aggiunge il ministro “è quando abbiamo discusso la governance” e il “principio fondamentale che spetta alla commissione gestire le risorse”.

“Un’altra novità assoluta“, evidenziata da Gualtieri, riguarda “l’articolo che consente di anticipare il 10% delle risorse” del Recovery and Resilience facility come pre-finanziamento nel 2021 e un altro che consente di “considerare per questo progetto anche le spese fatte a partire da febbraio di quest’anno, purché coerenti con il programma generale”, inserendo così nei piani nazionali anche i programmi di spesa già avviati nel 2020.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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