(Teleborsa) – Come da pronostico della vigilia, parte in salita il Consiglio europeo straordinario riunito a Bruxelles dalle 10 di questa mattina. A dare il “buongiorno” al Presidente del Consiglio Conte ci ha pensato subito il collega olandese Rutte che vede “poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo entro domenica”.
Sul tavolo dei 27, due i temi che viaggiano a braccetto: il bilancio comune pluriennale di oltre mille miliardi di euro per i sette anni compresi tra il 2021 e il 2027 e il Recovery Fund, ribattezzato da Ursula von der Leyen Next Generation EU, NGEU, il fondo da 750 miliardi (250 sotto forma di prestiti e 500 a fondo perduto) per uscire dalla recessione economica innescata dalla pandemia per disegnare un’Europa più forte, più verde e più digitale.
Nulla di fatto nell’ultimo vertice del 19 giugno quando però non era ancora iniziata la presidenza di turno tedesca, con la Cancelliera Angela Merkel che più volte in questi giorni ha vestito i panni della mediatrice.
Saranno due giorni di trattative intense dove si alterneranno momenti di stallo e negoziati sottotraccia “da corridoio”, impossibili nelle precedenti riunioni online. Miracoli esclusi, nessuno punta su un accordo entro domenica: molto più probabile che ci si debba rivedere a fine mese.
Sulla governance, l’Olanda continua a chiedere che i piani nazionali di ripresa e di resilienza che ciascun paese dovrà presentare per avere accesso ai fondi europei legati al Recovery Fund debbano essere approvati all’unanimità dagli Stati membri. Posizione questa tuttavia che vedrebbe l’Aia abbastanza isolata, anche rispetto agli stessi paesi del fronte frugale. Linea dura dei Paesi Bassi sui ‘rebates’, né sulla composizione della risposta anticrisi tra sovvenzioni e prestiti. Nel mirino anche dimensioni del pacchetto e volume del bilancio Ue 2021-2027.
Intanto, dopo due round di discussioni approfondite su diversi aspetti del bilancio Ue e del Recovery Fund, il Presidente Charles Michel ha chiesto una pausa fino alla cena delle 20. Nel frattempo organizza le consultazioni in formati più piccoli”: lo fa sapere il Portavoce
di Michel. Si tratta cioè, secondo quanto si apprende, sia di incontri bilaterali che multilaterali. Il Premier Giuseppe Conte, sempre
secondo quanto si apprende, avrà, tra gli altri, un colloquio proprio con Michel.