(Teleborsa) – chiude il secondo trimestre in netta crescita con ricavi netti a 13,4 miliardi di dollari al 30 giugno 2020 rispetto ai 10,2 miliardi di un anno fa.
L’utile netto è di 3,2 miliardi di dollari, pari a 1,96 dollari ad azione rispetto a un utile netto di 2,2 miliardi e 1,23 dollari a azione per lo stesso periodo dello scorso anno. Il Gruppo ha così registrato un aumento del 45% dell’utile trimestrale
Positivi anche i risultati della divisione Investment Management che chiude il II trimestre a 886 milioni di dollari contro gli 839 del Q2 2019, AUM a 665 miliardi di dollari dai 497 miliardi del 2019 e flussi netti di lungo termine (long-term net flows) pari a 15,4 miliardi (dai 4,9 miliardi in Q2 2019).
“La nostra trasformazione aziendale, durata dieci anni, si poneva l’obiettivo di fornire stabilità nei periodi di grave stress. Nel secondo trimestre abbiamo testato tale modello, ottenendo risultati record”, ha commentato James P. Gorman, Presidente e CEO di Morgan Stanley.
“Questo si basa su un momentum registrato nel primo trimestre molto forte, mentre oltre il 90% dei nostri dipendenti continua a lavorare da casa, a dimostrazione della costante resilienza operativa della nostra società. Rimaniamo focalizzati nel supportare dipendenti, comunità e clienti, gestendo al contempo il rischio e continuando a investire nelle nostre attività”, ha concluso.