(Teleborsa) – Rafforzare gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione e avviare un’azione promozionale di ampio respiro. Questo l’obiettivo del “Patto per l’export” firmato dalla Farnesina alla presenza dei ministri degli Esteri, delle Politiche Agricole, dell’Economia, dell’Università, dei Beni culturali, dei Trasporti, del Turismo e dell’Innovazione, che vede al centro una strategia per il rilancio delle esportazioni del Made in Italy duramente colpite dal rallentamento del commercio mondiale imposto dalla pandemia.
“Sono sei i pilastri strategici, definiti sulla base delle priorità indicate da 12 tavoli d’ascolto ai quali hanno partecipato 147 associazioni di categoria – spiega il presidente Comagri, Filippo Gallinella –. Nell’audizione che il sottosegretario Manlio Di Stefano ha tenuto in commissione Agricoltura, sono stati illustrati gli strumenti contenuti nel Patto per l’Export per un rilancio del settore agroalimentare che prevedono l’adozione di strategie commerciali e modelli innovativi, nonché la realizzazione di campagne di comunicazione integrata a favore del Made in Italy e di tutte le nostre filiere”.
Le risorse messe in campo, pari a 1,4 miliardi di euro, sono destinate alle imprese che vogliono affacciarsi sui mercati internazionali ed esportare i propri prodotti di eccellenza, con diversi interventi, anche a fondo perduto, da utilizzare entro l’anno. “L’impegno in questo progetto – ha sottolineato Gallinella – è quindi molto importante. L dimostra il fatto che parteciperanno al Patto per l’Export tutte le agenzie governative a supporto delle esportazioni (Sace, Simest e Ice, la Cassa depositi e prestiti e le associazioni imprenditoriali, bancarie e assicurative, la Conferenza delle Regioni), perché solo lavorando in sinergia riusciremo ad affermare nuovamente sui mercati internazionali il successo che il nostro Paese merita”.