(Teleborsa) – La prima emissione del BTP Futura è rivolta esclusivamente agli investitori individuali e avrà luogo dal 6 al 10 luglio 2020 attraverso il MOT, il mercato regolamentato elettronico gestito da Borsa Italiana.
La serie dei tassi cedolari minimi garantiti di questa prima emissione del BTP Futura sarà comunicata al pubblico venerdì 3 luglio 2020, mentre i tassi cedolari definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento, il 10 luglio, e non potranno comunque essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti comunicati all’avvio del collocamento.
A fronte del servizio reso dagli intermediari, durante il periodo di distribuzione del BTP Futura, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) riconoscerà agli intermediari, una commissione pari al 7,5 per mille dell’Ammontare Nominale Complessivo.
Le caratteristiche del BTP Futura sono:
– Durata 10 anni;
– Tassi fissi predeterminati crescenti nel tempo in 3 step (1°-4° anno, 5°-7° anno, 8°-10° anno);
– Premio fedeltà pari alla crescita media del PIL nominale annuo durante la vita del titolo (1% minimo-massimo 3%);
– Prezzo di emissione alla pari (100) e rimborso unico a scadenza;
– Tassazione agevolata: 12,5%% sui rendimenti ed esenzione in caso di successione;
– Nessuna commissione all’acquisto durante il collocamento.
Gli investitori individuali non italiani, ma residenti in Italia, dotati di codice fiscale, e i soggetti italiani con codice fiscale, ma residenti all’estero, possono partecipare al collocamento.
L’Emittente corrisponderà un premio di fedeltà esclusivamente a chi ha acquistato il BTP Futura durante il periodo di collocamento e lo detiene fino alla scadenza. Tale premio sarà pari alla variazione media annua del PIL nominale italiano calcolata sul periodo che intercorre tra l’anno di emissione del titolo e l’anno precedente quello di scadenza del titolo, arrotondata alla seconda cifra decimale. Il premio finale non potrà essere inferiore all’1% e non potrà eccedere il 3%.
Il BTP Futura conviene?
Effettuando un parallelo con il BTP Italia, che nell’ultima emissione ha dato un rendimento dell’1,56%, 25bps sopra il rendimento del BTP quinquennale nel mercato secondario, gli esperti ipotizzano che il BTP Futura, un titolo che copre un arco temporale doppio, non possa offrire meno di 60-70bps sopra il rendimento del BTP decennale (scadenza 2030) quotato sul secondario, che è pari all’1,4%. Il rendimento minimo dovrebbe essere dunque attorno al 2%.
Qualche perplessità in più sul premio fedeltà, poiché dovrebbe essere garantita una crescita media del PIL Italiano del 3% nei prosismi 10 anni, una ipotesi che in molti ritengono “fantasiosa”.