(Teleborsa) – Il lockdown ha colpito duramente il mercato della bresaola della Valtellina, dopo un 2019 positivo ed un inizio 2020 altrettanto buono. Il settore ora si sta riprendendo e guarda avanti. E’ quanto sottolinea Franco Moro, all’indomani del rinnovo della carica di Presidente del Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina, un comparto vitale per l’economia della provincia di Sondrio.
Dopo un eccellente 2019, che ha registrato una produzione di 13.820 tonnellate (+3% sul 2018) per un valore di 490 milioni di euro (+8%), e un inizio 2020 positivo (+7,4% a volume e 1,8% a valore) la bresaola ha sofferto nella prima fase dell’emergenza Covid-19. Il Consorzio ha stimato una perdita che a maggio ha raggiunto -23% a volume (- 800 mila kg, corrispondenti a oltre 28 milioni di euro in valore al consumo). Ma emergono segnali positivi di ripresa già dall’ultima settimana.
Franco Moro sottolinea che “la filiera ha reagito in maniera responsabile investendo in sicurezza per i lavoratori e con senso di responsabilità per far arrivare il prodotto nei punti vendita, e dopo una prima sofferenza per le conseguenze del virus, ora sta gradualmente recuperando. Abbiamo affrontato la situazione con grande determinazione fin dall’inizio e ora guardiamo al futuro con un approccio nuovamente positivo e con la volontà di far ripartire il settore”.