(Teleborsa) – Una doppia soluzione sul caso Autostrade per l’Italia che comprende anche quella più drastica della revoca della concessione, in caso non si arrivasse a un accordo sulle condizioni poste dal Governo.
Il premier Giuseppe Conte e la ministra delle Infrastrutture Paola de Micheli hanno presentato in serata al vertice di maggioranza la strategia, messa a punto anche con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, per porre fine al caso Aspi.
Le pressioni interne all’esecutivo non mancano, soprattutto dalle parti del M5S, contrario a una soluzione “pacifica” e che ha ribadito di “non immaginare un futuro in cui ridare a Benetton le Autostrade“, come ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio dagli studi di Porta a Porta.
La soluzione potrebbe passare dunque dalle “condizioni minime al di sotto delle quali rimane irricevibile qualsiasi proposta di controparte e diventa automatica la revoca”, come chiarito dal Governo: l’accordo inoltre dovrebbe arrivare prima dell’inaugurazione del nuovo Ponte Morandi a Genova.
Tre le voci principali individuate dall’esecutivo – investimenti massicci, pedaggi ridotti e un piano di risarcimenti – ma soprattutto l’ingresso del fondo F2i e di Cassa depositi e prestiti in Autostrade, in modo da ridurre la presenza di Atlantia, lasciandole così la concessione ma senza più essere socio di maggioranza.
Ora la partita si giocherà soprattutto tra le fila della maggioranza, cercando di placare i malumori del M5S: aveva infatti già chiarito di essere pronta a trattare e a trovare un accordo inviando una nota al Mit in cui confermava la “propria volontà di proseguire le interlocuzioni in corso anche dopo l’imminente scadenza del 30 giugno”.