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Sviluppo sostenibile, Ue: “Italia fra i primi su obiettivo salute”

(Teleborsa) – Tra gli Stati membri dell’Ue, l‘Italia ha ottenuto i migliori risultati riguardo all’indicatore sulla salute e il benessere. È quanto emerge dal Rapporto 2020 sui progressi nell’Ue verso gli obiettivi Onu dello sviluppo sostenibile, pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea.

Presentato a a Bruxelles, in una conferenza stampa online, dal commissario europeo agli Affari economici e finanziari Paolo Gentiloni, il rapporto Eurostat contiene anche delle tabelle relative a ciascuno Stato membro, in cui vengono misurati i progressi compiuti negli ultimi cinque anni (fino al 2019) e la posizione rispetto agli altri paesi dell’Unione. Gli indicatori sui progressi verso gli obiettivi dello sviluppo sostenibile sono integrati nelle valutazioni del “semestre europeo” sul coordinamento e la sorveglianza delle politiche di bilancio degli Stati membri, e nelle “raccomandazioni specifiche per Paese” emesse dalla Commissione europea in questo contesto.

Oltre che per salute e benessere (obiettivo 3), l’Italia è in cima alla classifica Ue, anche per altri cinque obiettivi. Si tratta, nel dettaglio, di energia pulita e accessibile (obiettivo 7); città a comunità sostenibili (obiettivo 11); consumo e produzione responsabili (obiettivo 12); riduzione della povertà (obiettivo 1); e parità di genere (obiettivo 5). Nonostante i moderati progressi, l’Italia resta invece nella parte bassa della classifica Ue per quattro obiettivi: pace, giustizia e istituzioni solide (obiettivo 16); imprese, innovazione e infrastrutture (obiettivo 9); lavoro dignitoso e crescita economica (obiettivo 8); e, ultima, l’istruzione di qualità. Il nostro Paese arretra, invece, vistosamente, per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (obiettivo 10).

L’Ue nel suo insieme segna il passo per quanto riguarda l’indicatore sulla lotta al cambiamento climatico (obiettivo 13). Nonostante i progressi dovuti alle politiche europee, in particolare la riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020, già raggiunta, e quella prevista per il 2030 (40% per ora, con l’intenzione di rivedere il target in autunno per portarlo al 55%), la temperatura media sulla superficie terrestre ha, tuttavia, continuato ad aumentare a livello globale, così come sono in aumento i fenomeni meteorologici estremi, e questo ha condotto a una valutazione neutrale riguardo ai progressi fatti. Il Rapporto Eurostat registra, infine, un netto arretramento, nell’Ue in generale, riguardo all’obiettivo 5 sulla parità di genere.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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