(Teleborsa) – Il taglio dell’IVA arriva sul tavolo del governo come una delle proposte per il rilancio dell’economia, accanto ad altre misure che saranno comprese nel piano di rilancio che confluiranno in una serie di riforma da presentare a settembre con il Recovery plan.
È uno dei passaggi chiave della conferenza stampa di Giuseppe Conte che ha chiuso gli Stati Generarli dell’Economia a Villa Pamphilij annunciando anche l’ipotesi di intervento per un ulteriore scostamento di bilancio.
“Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre”, ha chiarito il premier.
“Non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato”, ha aggiunto, parlando di un probabile approdo del dl semplificazioni “già al prossimo Cdm”.
“L’Italia sarà più inclusiva: dobbiamo dare impulso alla riduzione del cuneo fiscale con beneficio per i lavoratori: già a luglio avevamo predisposto una misura. È una direzione giusta che dobbiamo perseguire”, ha proseguito Conte chiarendo che tra le ipotesi al vaglio c’è anche la riduzione dell’Iva.
“Non abbiamo deciso anche perché è una misura costosa, ma c’è preoccupazione sul fatto che non sia ripartito appieno quel clima di fiducia che fa innescare il circuito dei consumi. È una misura allo studio, questa settimana sarà già decisiva per una prospettiva del genere”, ha precisato.
“Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme: ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il Paese che vogliamo perché l’esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme”, ha poi dichiarato in merito all’impostazione che il Governo vorrà dare alle misure nei prossimi mesi.
“Lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Sono fiducioso per la prospettiva dei prossimi mesi e anche di fine legislatura. Alcune misure hanno un orizzonte pluriennale. Non si può fare tutto in qualche settimana o mese”, ha infatti chiarito.
Conte ha poi precisato di aver ricucito lo strappo con Confindustria a cui il Governo “ha chiesto di far arrivare le loro proposte. L’importante è che tutti lavoriamo per un obiettivo molto chiaro che è nella parte alta del piano di rilancio: un’Italia più moderna, più digitale, più verde – a questo teniamo molto – e più inclusiva”.
“Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese. È normale che si punti su alcune misure su cui Confindustria possa non convergere o essere meno interessata ma abbiamo una responsabilità ad ampio raggio. Dobbiamo creare degli spazi industriali in cui si lavori per l’economia circolare, i distretti di economia circolare. Non possiamo parlare di transizione energetica e avere dubbi su parchi eolici e energia idrica, dobbiamo essere coerenti”, ha dichiarato.
Infine, tra le proposte al vaglio dell’esecutivo, Conte ha annunciato di aver accolto “il progetto di un voucher per pagare 500 donne all’anno che aspirano a diventare manager un Mba Executive dal valore di 35.000 euro. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne”.