(Teleborsa) – In relazione ad articoli usciti su diverse testate giornalistiche relativi all’attuazione dei decreti del Governo, il MEF sottolinea in una nota ufficiale che l’implementazione dei “provvedimenti covid” procede a ritmo serrato e la quasi totalità delle misure di sostegno ai cittadini e alle imprese è pienamente operativa.
I dati sul numero degli adempimenti di competenza del Ministero dell’Economia e delle Finanze che sono circolati sono “del tutto fuorvianti e superati”. In particolare, dei 36 provvedimenti attribuiti al Mef, 7 non sono qualificabili come adempimenti attuativi (per fare solo un esempio, la possibilità di modificare le condizioni per il rilascio delle garanzie in caso di future cambiamenti del temporary framework europeo è una facoltà che prudenzialmente il governo si è attribuita, ma con ogni evidenza non impedisce il pieno funzionamento della norma). Dei restanti 29 provvedimenti, 8 sono stati adottati in anticipo rispetto alla scadenza, mentre gli altri sono in stato di adozione secondo il calendario previsto. Per alcuni (come la costituzione della Newco di Alitalia o quella del “Patrimonio Rilancio” presso Cdp) è necessario finalizzare l’interlocuzione con la Commissione europea, come previsto dal diritto dell’Unione, oppure occorre attendere la conversione del decreto (come per l’ecobonus e il sismabonus al 110%).
Infine, è bene sottolineare che su 266 articoli del Decreto Rilancio ben 191, ossia il 72%, sono autoapplicativi (dal blocco dell’IRAP alla riduzione degli oneri delle bollette, dal Reddito di emergenza all’indennità di 600 euro per gli autonomi, dal fondo terzo settore all’indennità per colf e badanti solo per fare alcuni esempi), mentre delle 49 norme attuative più importanti (all’interno del restante 28% degli articoli, e non tutte di competenza Mef), ben 40 sono già operative (dal contributo a fondo perduto alle imprese al credito di imposta sui fitti commerciali, dall’indennità per i lavoratori sportivi all’emersione dei rapporti di lavoro). Risulta dunque evidente che l’affermazione secondo cui “l’’81% delle norme antiCovid non è stato attuato” è destituita di ogni fondamento.