(Teleborsa) – Se non arriverà un piano dettagliato dagli Stati Generali a Villa Pamphili, Confindustria ha già pronto il suo. Carlo Bonomi, presidente dell’associazione degli industriali italiani, si è dimostrato critico nei confronti dell’azione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Mi sarei aspettato che, con le convocazioni a Villa Pamphili, il Governo presentasse un piano ben dettagliato, con un cronoprogramma, con gli effetti attesi, in quanto tempo, gli effetti sul PIL. Questo piano non l’ho visto, sarei curioso di leggerlo. Vorrei ascoltarlo”.
“Detto ciò – ha aggiunto Bonomi nel corso di una conferenza stampa con la stampa estera – come Confindustria siamo positivi e propositivi. Andremo a Villa Pamphili dicendo quello che pensiamo e soprattutto presentando un nostro piano ben preciso. Sarà pubblicato, ne abbiamo fatto un libro”. “Italia 2030” è il titolo del volume che ha presentato ai giornalisti presenti.
Il presidente degli industriali italiani ha espresso la sua opinione anche sulla questione della presenza dello Stato in economia: “Noi veniamo da errori di lunga durata: problemi di demografia, il Paese viene fuori da 25 anni di bassa produttività e, su questo, non siamo mai intervenuti e, soprattutto, una propensione del pubblico ad entrare ormai nella dimensione di gestore dell’economia, cosa che se prendiamo alcuni esempi come Alitalia ed Ilva vediamo i danni che ha prodotto”.
Infine, per il Presidente di Confindustria occorre un’azione rapida e significativa come quella dalla Merkel: “Bisogna mettere in campo modelli di rapporto tra istituzioni e parti sociali come in Germania che hanno consentito in 21 ore di discussione di mettere in campo 15 pagine e un bazooka di 120 miliardi di euro per rilanciare l’economia”.