(Teleborsa) – E’ stato sottoscritto l’accordo integrativo tra e per definire in modo più puntuale il perimetro del ramo d’azienda relativo alle filiali di , oggetto di vendita a BPER in seguito all’Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria promossa da Ca’ de Sass su UBI. Questo nuovo accordo, che aggiorna quello siglato il 17 febbraio scorso, in fase di lancio dell’OPS, punta a superare i rilievi avanzati dall’Antitrust per favorire il via libera all’operazione.
La natura dell’ Accordo Integrativo – sottolinea BPER – conferma il razionale strategico ed industriale dell’Operazione, in linea con gli obiettivi di crescita dimensionale e consolidamento del posizionamento competitivo del Gruppo BPER, rafforzandone sia la base di clientela che le quote di mercato in regioni di grande rilevanza economica dove attualmente la banca ha una presenza limitata.
L’Accordo Integrativo prevede un limitato ampliamento del Ramo a 532 filiali a fronte delle 400-500 originariamente indicate, composto da depositi per un valore di circa 29 miliardi di euro, raccolta indiretta da clientela stimata in circa 31 miliardi di euro e crediti netti per circa 26 miliardi. Oltre il 70% delle masse afferenti al Ramo sono relative a clientela basata nelle regioni settentrionali del Paese. L’Accordo Integrativo prevede poi che gli impieghi addizionali rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, stimati pari a circa 4,5 miliardi, saranno costituiti esclusivamente da impieghi in bonis.
E’ stata concordata anche una revisione del meccanismo di calcolo per la determinazione del corrispettivo, che è ora fissato in misura pari al minore importo tra il 55% del patrimonio in termini di Common Equity Tier 1 del ramo e il 78% del multiplo implicito pagato da Intesa Sanpaolo per il patrimonio in termini di Common Equity Tier 1 di UBI Banca. Tale corrispettivo sarà pagato per cassa e finanziato tramite l’aumento di capitale in opzione agli azionisti di BPER avente importo massimo previsto pari a 1 miliardo di euro, già approvato dall’Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2020.
L’acquisizione del Ramo – segnala BPER – favorirà un ulteriore miglioramento della qualità del credito di BPER, con un NPE Ratio lordo stimato pari all’8,4%, se calcolato proforma sui dati al 31 marzo 2020, tenendo conto sia del profilo dell’asset quality del Ramo sia dell’imminente finalizzazione della cessione di crediti in sofferenza attraverso un’operazione di cartolarizzazione con garanzia statale (GACS). Si conferma inoltre la solidità patrimoniale del Gruppo BPER con un CET1 ratio Fully Loaded consolidato pro-forma stimato pari al 12,5% alla fine del 2020.