(Teleborsa) – Al via la “discussa” app Immuni per il contact tracing, che da oggi lunedì 8 giugno inizierà a funzionare in via sperimentale in 4 regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia), scaricata da 2 milioni di italiani come ha detto il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a “1/2 ora in più” su Rai3, sottolineando che “bisognerebbe cominciare a dare la caccia agli asintomatici con una strategia nazionale, che in una fase come questa sono più importanti di chi il virus ce l’ha”.
La app arriva alla linea di partenza non senza una scia di polemiche e inciampi, a partire dalle icone che ritraevano una mamma con il bambino e l’uomo davanti al pc, cambiate nel giro di una mattinata passando per i problemi legati alla tipologia di smartphone, in alcuni casi incompatibili per scaricare la app e su cui si è concentrato il lavoro di questi giorni per cercare di arrivare pronti al “D-day”.
Nelle scorse ore è arrivato anche l’invito della Ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, a scaricare Immuni perché “è utile in questo momento di ripresa delle attività, per muoversi in sicurezza e diminuire la probabilità di nascita di focolai improvvisi e soprattutto per tutelare noi stessi e le persone a noi care”