(Teleborsa) – La trattativa si fa dura, la Brexit ancora di più mentre avanza a grandi passi il fantasma dell’uscita “hard”, lo scenario più temuto. Fino ad ora, “nessun progresso significativo”. Lo ha confermato Michel Barnier, Capo negoziatore UE per la Brexit, nel giorno in cui è andato in scena l’ennesimo round (quale miglior termine) negoziale, ovviamente a distanza. Parole fin troppo chiare.
Posizioni ancora distanti con Londra che tira dritto e non ne vuole sapere di prolungare il periodo di transizione. Se non vi è alcuna decisione in merito a una proroga, “il Regno Unito lascerà il mercato unico e l’unione doganale in meno di 7 mesi”, ha aggiunto Barnier.
Non si è fatta attendere la replica da Londra che nota come i colloqui di questi mesi, frenati dall’emergenza covid, hanno i loro “limiti”, occorre “accelerare”. Fino ad oggi, Londra e Bruxelles hanno viaggiato su due binari paralleli: Uk vorrebbe un accordo di libero scambio stile Canada; la UE non ne vuole sapere. In particolare, si fatica a trovare un punto di incontro in materia di pesca e sul cosiddetto level playing field, ovvero la parità di condizioni a livello di concorrenza.
Ancora lontani anche sulla Governance del futuro partenariato, mentre sulla cooperazione giudiziaria e di polizia molto da fare, ma la discussione è positiva, ha chiarito Barnier.
In sostanza, Bruxelles ha avvertito che un accordo dovrebbe essere raggiunto con Londra entro il 31 ottobre, mentre il Regno Unito rifiuta per il momento un’estensione del periodo di transizione, oltre la fine di dicembre.