(Teleborsa) – EFI Reggiani (Reggiani Macchine Spa), azienda leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine da stampa analogiche e digitali, linee di pre e post trattamento tessile, consumabili e soluzioni integrate per l’industria tessile, ha ottenuto da un finanziamento di complessivi 15 milioni di euro, garantito da Mediocredito Centrale con Fondo di Garanzia e da Sace, in poche ore tramite Garanzia Italia, strumenti previsti dal Decreto Liquidità destinati al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.
Il finanziamento, come previsto dal Decreto, è finalizzato a sostenere il costo del personale, a finanziare gli investimenti e sostenere il circolante.
“Il finanziamento servirà per proseguire anche in questo periodo con le attività di innovazione che ci hanno permesso di raggiungere la posizione dominante nel mercato tessile mondiale – commenta Adele Genoni, Senior Vice President e General Manager -. Con questa iniezione di capitale sarà possibile dare nuovo slancio alle nostre attività e rafforzare la presenza di Reggiani sul mercato tessile globale”.
Negli ultimi anni Reggiani ha completamente rinnovato la sua gamma prodotti, introducendo innovazioni all’avanguardia volte a garantire superiore affidabilità, produttività e qualità di stampa alle proprie macchine, oltre a lanciare un’offerta completa di inchiostri a base acqua per le proprie stampanti digitali e sviluppare soluzioni per incrementare la sostenibilità dei processi tessili.
“L’operazione con Reggiani conferma il nostro impegno, insieme a SACE, di rispondere in maniera efficace alle esigenze delle imprese” – ha dichiarato Tito Nocentini, Direttore Regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo –. “Con questa iniziativa proseguiamo nell’attività di sostegno alle imprese del territorio con tutte le misure messe a disposizione dal decreto liquidità e rafforziamo ulteriormente il nostro supporto al tessuto imprenditoriale lombardo; un segnale importante, in particolare per Bergamo, che simboleggia l’impegno del Gruppo per il rilancio economico del Paese dopo l’emergenza Covid”.
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