(Teleborsa) – L’economia della Cina si riprende parzialmente a maggio, confermando un recupero moderato dell’attività, a causa di una persistente debolezza della domanda. E’ la fotografia scattata dai PMI di maggio, gli indici che descrivono le aspettative dei direttori acquisto delle aziende del settore manifatturiero e dei servizi.
Secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’ufficio governativo, il PMI manifatturiero è sceso a 50,6 punti dai 50,8 del mese precedente, pur restando oltre la soglia dei 50 punti, sopra la quale c’è una espansione dell’attività in risposta alla prevalenza di giudizi positivi. Il PMI dei servizi invece sale a 53,6 punti.
Diversa la conclusione del PMI manifatturiero calcolato dall’ufficio privato Caixin, che sale a 50,7 punti dai 49,4 punti precedenti, superando i 49,6 del consensus. I dati hanno evidenziato che il recupero della produzione, ai massimi da gennaio 2011, è più forte di quello della domanda.
Al di là della diversa conclusione del sondaggio c’è una componente comune: la domanda conferma segnali di debolezza soprattutto sul fronte dell’export.
“Stabilizzare il mercato del lavoro è una priorità nell’agenda dei politici quest’anno come dimostrato dal rapporto del governo dello scorso mese”, sottolinea Wang Zhe, Senior Economist di Caixin, aggiungendo che “aumentare l’occupazione non sarà un compito facile”,
(Foto: Parco GG)