(Teleborsa) – “Abbiamo superato la curva di picco dell’infezione, siamo nella parte di discesa e in una fase di controllo della situazione, ma richiede un‘attenzione particolare” nell’identificare ed isolare precocemente i casi sospetti. Questo significa “sistemi di monitoraggio e capacità di risposta sanitaria ad eventuali focolai”. Lo ha detto il Presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS), Silvio Brusaferro, durante l’audizione in Commissione Bilancio della Camera sottolineando che il virus “è ancora presente e i comportamenti dei singoli sono le misure più efficaci per ridurne la circolazione”.
“Con la prossima settimana – ha aggiunto – ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”, ha detto Brusaferro in vista della ripresa degli spostamenti tra regioni e stati dell’UE prevista per il prossimo 3 giugno.
Quella di questo periodo potrebbe essere una “pausa”, ma il virus può tornare in autunno perché la malattia, “trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio” dice Brusaferro sottolineando che “è un dato obiettivo” che “in autunno si diffondono le infezioni respiratorie”. Il monito arriva anche dall’inviato speciale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il Covid-19, David Nabarro, secondo il quale il coronavirus “non è sparito” e con l’allentamento delle restrizioni è necessario prepararsi per l’arrivo di “nuove ondate che si diffonderanno velocemente”.