in

PIL e Inflazione: quadro drammatico. E' allarme per crollo domanda e nuovi poveri

(Teleborsa) – (PIL: COLDIRETTI, CROLLO COLPISCE FAMIGLIE, UN MILIONE DI NUOVI POVERI

Nel primo trimestre del 2010 il PIL italiano è crollato del 5,3% in termini congiunturali e del 5,4% in termini tendenziali, mai così male dal 1995, a causa della caduta della spesa delle famiglie. Lo ha annunciato l’Istat, indicando che anche l’inflazione a maggio è tornata negativa (-0,1%) per la prima volta da ottobre 2016 (quando la flessione dell’indice generale fu pari a -0,2%).

Una quadro disastroso che paga il conto dell’epidemia di Covid-19 e delle misure di lockdown, mantenute fino ai primi di questo mese. Preoccupate le varie associazioni di categoria – commercio ed agricoltura – che si concentrano in particolare sul crollo della domanda interna.

ALLARME COLDIRETTI SULL’ESERCITO DI NUOVI POVERI

“Il crollo della ricchezza prodotta dal Paese ha provocato la perdita di posti di lavoro con un milione di nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto addirittura per mangiare”, avverte Coldiretti commentando i dati del PIL, parlando di “una fascia di nuovi indigenti che fa salire a 3,7 milioni il numero totale di persone che in Italia in questo momento hanno bisogno di auto per mangiare, soprattutto nel Mezzogiorno: il 20% degli indigenti si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia.

E sull’inflazione, l’associazione rappresentativa degli agricoltori mette il punto sulle distorsioni che non consentono più di coprire i costi: crescono i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello, con aumenti del 2,6%, ma nei campi e nelle stalle è speculazione al ribasso con il taglio ai compensi pagati agli agricoltori e agli allevatori per molti prodotti, dalla carne al latte fino agli ortaggi.

CONFCOMMERCIO PREOCCUPATA DA CROLLO DOMANDA

“E’ evidente – sottolinea Confcommercio commentando il dato dell’inflazione che il vuoto di domanda complessiva da parte delle famiglie e delle imprese rappresenta un elemento che rischia di prolungare e amplificare le dimensioni della deflazione”

“Questo fenomeno – agiunge – si andrebbe a sovrapporre a una recessione la cui gravità è sempre più evidente, come certificato oggi dall’Istat con la revisione al ribasso del Pil nel primo trimestre, soprattutto per quanto riguarda la domanda interna, il motore, adesso spento, della possibile crescita futura”.

CONFESERCENTI AVVERTE: PAESE PIU’ POVERO, AGIRE O SARA’ ECATOMBE

“Nuovi ed eccezionali segnali drammatici investono, purtroppo, famiglie ed imprese”, afferma Confesercenti, commentando il dato del PIL e quello anche peggiore dei consumi (-7,5%). Un trend destinato a peggiorare nel 2° trimestre.

“Complessivamente, la crisi ci consegna un paese più povero. La caduta del reddito per una quota importante di famiglie e l’incertezza sul futuro porteranno, dove è possibile, a risparmi precauzionali e la struttura dei consumi ne risentirà immediatamente sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. La ripresa sarà lenta, soprattutto per quei comparti legati alla socialità e alla mobilità”.

Secondo l’associazione, “bisognerebbe fare in modo che le imprese e le famiglie siano messe in grado di operare a ritmi più sostenuti, con le certezze rispetto alle risorse effettivamente disponibili e con la possibilità di pianificare le proprie attività”.

“L’emergenza economica non può attendere per definizione, bisogna agire immediatamente o sarà un’ecatombe“, conclude.

(Foto: Steve Buissinne / Pixabay)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Allarme ANCE, previsioni “nere” per 2020

Stati Uniti, consumi a picco nonostante balzo redditi