(Teleborsa) –
Imprese più sostenibili, flessibili e competitive, con un modello di business a favore dello sviluppo sostenibile e nuova destinazione per i 19 miliardi che ogni anno il Governo destina a sussidi dannosi all’ambiente per ridurre il cuneo fiscale, aiutare le imprese a diventare più green e investire sui giovani e le donne.
Sono alcune delle proposte di ASviS, l’Alleanza nazionale per lo sviluppo sostenibile, emerse durante il secondo evento ASviS Live “Verso una ripresa trasformativa all’insegna della resilienza e della sostenibilità” a cui hanno partecipato il Presidente del Parlamento UE David Maria Sassoli, gli Ad e i presidenti di alcune delle principali imprese italiane (Ferrero, UniCredit, Tim, Coop ed Enel) ed esponenti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, delle istituzioni e del terzo settore.
Secondo ASviS, grazie al Piano Next generation Eu, è inoltre possibile realizzare da subito un piano di investimenti dedicati alle città e ai territori per rendere il nostro Paese più sicuro e resiliente, migliorando la qualità della vita delle persone.
“Il Decreto Rilancio è un provvedimento di grande rilievo, in termini sia di contenuti sia di risorse impegnate – sottolinea Enrico Giovannini portavoce dell’ASviS – Come nei Decreti precedenti però gran parte degli interventi sono di ‘protezione’, legati cioè alla fase emergenziale”.
“Sorprende”, per Giovannini, “l’assenza di provvedimenti per la tutela del capitale naturale del Paese, che pure genererebbe occupazione e miglioramento della qualità della vita, e di riduzione delle disuguaglianze di genere”.
“Questo vuol dire – precisa il portavoce dell’ASviS – che per misure di rilancio e trasformazione del Paese verso lo sviluppo sostenibile ci si dovrà necessariamente affidare alle nuove risorse europee o a ricomposizioni del bilancio pubblico”.
Da qui la proposta ASviS di un “progressivo azzeramento dei 19 miliardi di sussidi dannosi all’ambiente, da trasformare in una riduzione senza precedenti del cuneo fiscale, in sussidi alle imprese per la transizione ecologica e l’economia circolare e in un investimento straordinario su giovani e donne”.
“La crisi in corso impatta non solo sul capitale economico – sottolinea Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS – ma anche sul capitale umano e sul capitale sociale, e la gravità dei suoi effetti dipende anche dal tipo di risposta delle imprese, delle istituzioni e della politica”.
“Per questo – conclude Stefanini – la nostra proposta punta a stimolare una resilienza trasformativa del sistema socioeconomico, aiutandolo a trasformarsi e non a tornare indietro”.