(Teleborsa) – si dice “disponibile” a valutare l’ingresso di nuovi soci nel capitale della controllata ASPI – Autostrade per l’Italia, ma avendo “certezza” sul futuro della Convenzione e “nel rispetto dei diritti degli attuali soci di minoranza”. Lo ha affermato il management della holding di controllo, rispondendo alle domande degli azionisti, in vista dell’assemblea di domani 29 maggio 2020, che si svolgerà a porte chiuse a causa delle restrizioni imposte dall’epidemia di Covid-19.
Il management conferma di avere “allo studio l’ingresso di nuovi soci” per le società controllate ASPI e Telepass, ma questa ipotesi è esclusa per AdR – Aeroporti di Roma.
A proposito di ASPI, la holding fa sapere che non si sono ancora “avverate le condizioni per l’avvio di una vera e propria trattativa con potenziali offerenti”, ma “sono in essere unicamente alcuni contatti preliminari con primari investitori istituzionali nazionali e internazionali interessati a valutare un eventuale investimento nella società”.
Il management conferma anche che, in caso di revoca della concessione, i creditori di Autostrade “potrebbero esercitare il recesso e richiedere il ripagamento immediato dei rispettivi prestiti” e la società “sarebbe tenuta a ripagare tale ingente ammontare di debiti senza avere le risorse finanziarie necessarie”. “Tale situazione – sottolinea Atlantia – pregiudica sin da ora per entrambe le società (tenuto conto della garanzia rilasciata da Atlantia a beneficio di Autostrade per un ammontare di circa 4,8 miliardi) le possibilità di finanziare sui mercati dei capitali i propri fabbisogni di liquidità”.
Il titolo Atlantia in Borsa ha avuto nel pomeriggio una immediata reazione nervosa a queste indicazioni, ma ha recuperato dai minimi e conferma verso la chiusura un calo frazionale dello 0,76%.