(Teleborsa) – “Non è il tempo della rigidità ma della ricostruzione, altrimenti saremo costretti ad un’Europa a diverse velocità”. Il Presidente del Parlamento UE David Sassoli traccia la via mentre si prova a trovare la quadra sulle misure da mettere in campo per uscire dalla crisi che si è abbattuta su molti dei Paesi membri.
Nelle scorse ore, Merkel e Macron, hanno infatti alzato il velo sul maxi piano da cinquecento miliardi per rilanciare l’economia del Vecchio Continente. Poco dopo, pero, è arrivata la controproposta dei Paesi che si sono autodefiniti “frugali” (Austria, Danimarca, Olanda e Svezia): un fondo di emergenza “temporaneo, una tantum e limitato a due anni, per sostenere “la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari” con un approccio basato su “prestiti a condizioni favorevoli” senza “alcuna mutualizzazione del debito” e in cambio di “un forte impegno per le riforme” nazionali da parte dei beneficiari.
La Commissione, nel frattempo, ha fatto sapere che “prende nota” e “farà le sue proposte mercoledì” tenendo conto di tutti i pareri giunti “e lì – ha concluso – vedrete quello che avremo recepito”.
In questo clima, l’appello per richiamare alla comune responsabilità. “Non esistono Paesi frugali ed altri spendaccioni ma Paesi consapevoli delle sfide e Paesi inconsapevoli. Per questo chiedo a tutti di essere all’altezza di questo momento storico”, dice Sassoli secondo il quale “tutti si avvantaggiano dei benefici del Mercato europeo e anche i Paesi che hanno sollevato obiezioni ne sono tra i principali destinatari. Mi auguro che tutti siano consapevoli”.