(Teleborsa) – Il governo stima una spesa di poco più di 6 miliardi (6,192 mld in dettaglio) per il contributo a fondo perduto a favore delle persone giuridiche (società di persone, società di capitali ed enti non commerciali che svolgono anche attività’ commerciale) e delle persone fisiche titolari di partita Iva.
Di questi, oltre 3 miliardi andranno ai soggetti con ricavi e compensi nel periodo d’imposta precedente non superiori a 400.000 euro; 1,143 mld ai soggetti con ricavi o compensi tra 400.001 euro e 1.000.000 di euro; 1, 874 mld a soggetti tra 1.000.001 euro e 5.000.000 di euro.
È quanto indica la relazione tecnica che accompagna il Dl Rilancio: confermata l’esclusione dalla norma di professionisti, co.co.co e lavoratori dello spettacolo.
Per individuare la platea di riferimento, nella relazione tecnica si precisa che “sono stati elaborati i dati sintetici della fatturazione elettronica che riguardano, senza considerare i professionisti esclusi dal contributo, 2,6 milioni soggetti su totale di circa 4,4 milioni di partite Iva attive sempre senza considerare i professionisti (campione del 59% della potenziale platea).
In particolare, “sono stati determinati, in modo separato tra persone fisiche titolari di partita Iva e società, i soggetti, per fasce di ricavi e compensi (fonte dichiarazioni anno d’imposta 2018) fino 5 milioni di euro, che hanno registrato un calo dell’ammontare delle fatture dei primi quindici giorni del mese di aprile 2020, rispetto all’analogo periodo del 2019, maggiore o uguale al 33%”.
Per quanto riguarda il nuovo strumento di sostegno al reddito fino a 15mila euro (Rem), la relazione chiarisce che sarà riconosciuto per due mesi a 867.600 famiglie, per un totale di 2.016.400 persone: il costo totale è stimato in 954,6 milioni di euro.