(Teleborsa) – “Il Decreto Rilancio fornisce significative risposte alle sollecitazioni del mondo delle piccole imprese e della Cna volte a mitigare il terribile impatto sulle imprese di una crisi senza precedenti”. Per la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa l‘efficacia delle misure adottate dipenderà, tuttavia, “dalla velocità con cui si sapranno trasformare gli impegni in atti concreti. È vitale – sottolinea la Cna in una nota – trasmettere le risorse stanziate ai beneficiari, a partire dalla liquidità promessa”.
Le note più positive della manovra da 55 miliardi varata dal Governo per la Cna sono rappresentate “dagli indennizzi a fondo perduto, l’estensione del credito d’imposta sulle locazioni, il taglio Irap e bollette, il potenziamento della cassa integrazione e soprattutto dell’Ecobonus, e la cancellazione delle clausole di salvaguardia”. Si deve tuttavia – sottolinea la Confederazione – “fare di più per le micro-imprese, che non possono beneficiare della cancellazione del versamento Irap, e per i settori del turismo e del trasporto persone le cui prospettive per i prossimi mesi si presentano più cupe”.
“La riapertura delle attività – si legge nella nota – deve procedere spedita, evitando che l’attuazione delle disposizioni a tutela della salute ne ostacolino la ripresa. Ora si apra con rapidità il cantiere della Fase 3, quella delle misure strutturali che consentano di recuperare quella crescita robusta che manca all’Italia da decenni. Una Fase fatta di una inedita e straordinaria eliminazione dei freni burocratici all’iniziativa economica e agli appalti, a partire da quelli piccoli immediatamente cantierabili, di profonda riforma della fiscalità in ottica di semplificazione e riduzione della pressione sulle imprese, di modernizzazione della legislazione sul lavoro. Sfide complesse ma non eludibili, che – conclude la Cna – si possono vincere con il contributo di tutte le componenti vitali della società”.