(Teleborsa) – Il CdA di , riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha esaminato e approvato le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2020.
E’ stato graduale il riavvio delle attività produttive a partire dal 20 aprile 2020 con contestuale implementazione di tutte le misure necessarie alla tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti e di quelli dell’indotto.
A tutela delle relazioni con i propri clienti strategici e del carico di lavoro acquisito, la strategia adottata sul fronte commerciale è quella di ridefinire, in accordo con i propri clienti, le date di consegne al fine di evitare la cancellazione di ordini già acquisiti.
Riduzione di circa il 20% dei volumi di produzione prevista nel trimestre per la sospensione delle attività dei cantieri e degli stabilimenti italiani dal 16 marzo 2020.
I ricavi al 31 marzo 2020 pari a euro 1.307 milioni in flessione del solo 4,5% rispetto al primo trimestre 2019, nonostante i mancati ricavi, quantificabili in euro 190 milioni, conseguenti la riduzione dei giorni di produzione di circa il 20% per la completa sospensione delle attività dei cantieri e degli stabilimenti italiani del Gruppo.
EBITDA pari a euro 72 milioni sconta la riduzione dei volumi di produzione dei siti italiani del Gruppo, EBITDA margin 5,5%. La perdita di EBITDA, dovuta all’assenza di avanzamento delle commesse navali nel periodo di chiusura, è stata calcolata in circa 15 milioni euro.
Oltre al mancato contributo all’EBITDA per il fermo produttivo dei cantieri italiani, gli effetti COVID-19 sul primo trimestre 2020, dovuti principalmente al mancato assorbimento dei costi fissi di produzione per i minori volumi sviluppati nel periodo e alle spese per garantire la salute e sicurezza del personale, sono calcolati in euro 23 milioni e ricompresi negli Oneri estranei alla gestione ordinaria.
Indebitamento finanziario netto pari ad euro 444 milioni (euro 736 milioni al 31 dicembre 2019).