(Teleborsa) – Nell’incontro di ieri con il Comitato Tecnico Scientifico i dirigenti scolastici di Udir hanno evidenziato la volontà di portare avanti tutte le attività formative in corso e gli adempimenti futuri a condizione di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e senza responsabilità non riconducibili alle proprie volontà. Per il presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, “serve un intervento nel prossimo decreto Rilancio Italia in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale per trovare soluzioni idonee a consentire la ripresa di esami e lezioni in presenza e tutelare i dirigenti scolastici”.
In particolare i presidi di Udir hanno presentato al Comitato Tecnico Scientifico e al ministero dell’Istruzione nel documento elaborato sulla sicurezza con proposte elaborate grazie alla consulenza dell’ing. Natale Saccone. Il sindacato ha espresso la preoccupazione di dover gestire esami ed attività didattiche in presenza nelle istituzioni scolastiche di diversa tipologia, con difficoltà aggiuntive come nel caso dei Convitti, senza una chiara attribuzione di compiti e responsabilità. “In questa prospettiva – spiega Pacifico – Udir chiede una forte innovazione del quadro normativo dei carichi di responsabilità dei dirigenti scolastici in capo ai quali non può ricadere l’attuazione di tutte le misure di sicurezza senza corrispondenti risorse finanziarie: le modifiche strutturali devono essere compito degli Enti proprietari degli immobili, così come le sanificazioni e le azioni igienizzanti specialistiche”. I dirigenti scolastici di Udir hanno evidenziato infine la necessità di porre una chiara e nuova tutela legislativa sul loro operato e sulla loro funzione in relazione al rischio che componenti della propria comunità scolastica contraggano il Covid-19 pur in presenza dell’applicazione di tutti gli accorgimenti e i protocolli che verranno prescritti. Il sindacato ha, di conseguenza, chiesto una modifica del DLGS 81/008 relativo alle responsabilità del dirigente scolastico e un ampliamento delle cornici assicurative per i presidi.
“Dall’incontro con il Comitato Tecnico Scientifico, come Udir, sindacato dei dirigenti, abbiamo fatto delle proposte ben precise per poter portare avanti in assoluta sicurezza il diritto all’istruzione. Un diritto – afferma Pacifico – che deve tornare a essere goduto in presenza solo se in presenza di regole chiare. Innanzitutto prima di fare gli esami di Stato e aprire il nuovo anno scolastico, c’è un problema imprescindibile: ci vuole una norma ad hoc che vada a chiarire cosa accade nel caso in cui, nonostante un dirigente scolastico faccia tutto ciò che è nelle sue possibilità, attenendosi alle indicazioni ricevute, per evitare la diffusione e il contagio da coronavirus, si verifichino ugualmente dei casi. La responsabilità di quello che avviene non deve essere del dirigente scolastico né del personale. Non si può far svolgere con serenità gli esami di Stato nella propria scuola se vi è il rischio di essere inquisiti penalmente per quello che avviene. In modo particolare nelle zone più colpite dove, ancora, la curva dei contagi è altalenante. Siamo convinti della necessità che questo Paese debba ripartire. Come dirigenti scolastici siamo pronti a dare il nostro il contributo ma non possiamo essere il capro espiatorio di un sistema che non funziona. Come Udir – ha concluso Pacifico – faremo un webinar la prossima settimana con un esperto avvocato penalista per capire bene che cosa si può fare per la sicurezza nelle scuole anche alla luce del nuovo decreto Rilancio”.