(Teleborsa) – “Lo stimolo che i tassi negativi hanno assicurato all’economia è stato efficace nel favorire un ammorbidimento delle condizioni finanziarie e, in questo modo, ha contribuito alla stabilità de prezzi”. In un articolo che anticipa la pubblicazione del bollettino economico, prevista per domani, la Bce torna a rivendicare e difendere l’appropriatezza dei tassi di interesse negativi, una delle misure che ha deciso –prevalentemente sui depositi che custodisce per conto delle banche commerciali – per favorire un ritorno dell’inflazione verso i valori auspicati e contrastare i rischi di un suo eccessivo indebolimento. In risposta alle accuse che riceve da anni da parte di esponenti del mondo bancario nord europei, specialmente dalla Germania, la Bce, nello stesso documento, confuta la tesi secondo la quale i tassi bassi e soprattutto quelli negativi abbiano danneggiato la redditività delle banche. “Finora – afferma la Bce – i tassi negativi hanno avuto un impatto complessivamente neutrale sulla redditività, dato che l’effetto negativo dei tassi è stato bilanciato da quello positivo dell’affidabiltà creditizia dei debitori”, che così ha scongiurato un aumento delle sofferenze.
“Sebbene alcune banche siano più esposte al contesto di tassi bassi, ad oggi – continua la Bce – non ci sono prove di un impatto complessivamente dannoso dei tassi negativi su utili e modelli di business delle banche”.
Pur riconoscendo che il protrarsi dei tassi negativi ha anche il potenziale di distorcere la trasmissione della politica monetaria, e che questo richiede un continuo ed attento monitoraggio, anche a livello di autorità di Vigilanza locali, la Bce rileva altresì che sono state, comunque adottate delle cautele. Ne sono un esempio – si legge nell’articolo – i meccanismi di differenziazione sul livello effettivo dei tassi di interesse (che vengono modulati a seconda dei quantitativi dei depositi parcheggiati dalle banche).
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