(Teleborsa) – “L’emergenza sanitaria che nel primo trimestre 2020 ha travolto l’intero sistema economico ha dato avvio anche nel Centro Italia a un nuovo modo di fare banca improntato a una forte azione di contrasto alla crisi in atto“. Lo ha dichiarato il responsabile della Macro Area Territoriale Lazio, Toscana, Umbria di , Cristian Fumagalli, con un commento sull’andamento della Banca nelle regioni di riferimento, sottolineando che UBI Banca “ha svolto responsabilmente il ruolo di attore essenziale del sistema economico nazionale attivando già da inizio aprile il programma Rilancio Italia da 10 miliardi e agendo fin da subito a supporto di famiglie, imprese e terzo settore riuscendo ad evadere fino ad oggi oltre 14.000 richieste di moratorie in Lazio, Toscana e Umbria, che rappresentano oltre il 50% dei finanziamenti attualmente in essere per le aziende e circa il 20% dei mutui e prestiti per le famiglie”.
Nello stesso territorio sono oltre 8.000 le domande di garanzia statale attivate per i finanziamenti entro i 25.000 euro a favore di piccoli operatori economici e micro imprese processate in tempi rapidi.
In questo contesto – ha dichiarato Fumagalli – i risultati del trimestre di UBI Banca nell’Area Lazio, Toscana e Umbria “vedono un inizio di anno in accelerazione per tutte le componenti di raccolta, impieghi e ricavi, nonostante gli effetti dell’emergenza in corso. Le erogazioni raggiungono 528 milioni di euro comprendendo finanziamenti sia a famiglie sia a imprese di tutte le dimensioni: circa 363 milioni di euro nel Lazio, circa 118 milioni di euro in Toscana e circa 47 milioni di euro in Umbria. All’importo di cui sopra si sommano 42 milioni di euro di finanza strutturata dedicati alle medie e grandi imprese del territorio”.
Focalizzandoci sulla raccolta, il trimestre ha confermato la traiettoria di crescita registrata anche nel 2019: la ricchezza finanziaria – ha aggiunto – è pressoché stabile a 12,1 miliardi di euro, “nonostante l’andamento avverso dei mercati finanziari e le sottoscrizioni di prodotti di risparmio gestito, assicurativo e prestiti obbligazionari hanno toccato la quota di 192 milioni di euro: circa 97 milioni di euro in Lazio, circa 71 milioni di euro in Toscana e circa 24 milioni di euro in Umbria”.
Risultati importanti – ha concluso Fumagalli – “resi possibili grazie alla rapidità di adattamento al nuovo contesto offerta da UBI Banca, alla professionalità dei dipendenti, a una rete capillare sul territorio rimasta sempre aperta in sicurezza e disponibile al dialogo attraverso il rafforzamento dell’uso di applicativi digitali, oltre che a un confronto costruttivo e costante con le associazioni di categoria che ha condotto anche a iniziative specifiche per singoli distretti, come ad esempio l’inclusione del settore orafo nelle varie agevolazioni previste dal programma Rilancio Italia”