(Teleborsa) – ha chiuso il 1° trimestre con un risultato netto di 25,3 milioni di euro, in aumento rispetto ad un utile di 8,4 milioni di euro registrato nel primo trimestre 2019. Al risultati ha contribuito la plusvalenza dalla vendita delle attività del Pegno. Le rettifiche/riprese di valore per rischio di credito si attestano a 29,6 milioni di euro rispetto a 27,3 milioni di euro del primo trimestre 2019. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono pari a 1,6 milioni di euro in calo rispetto ai 4,9 milioni di euro registrati nel corrispondente periodo dello scorso anno.
Il margine di interesse è pari a 80,7 milioni di euro in calo del 11,6%. Le commissioni nette sono pari 58,3 milioni di euro e si confrontano con un dato di 61,7 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato netto della gestione operativa è pari a 41,3 milioni di euro rispetto a 44,4 milioni di euro registrati nel corrispondente periodo dello scorso anno.
I crediti deteriorati lordi sono pari a 1.371 milioni di euro in diminuzione del 10,7% da fine 2019 principalmente per effetto della cessione di un portafoglio di sofferenze secured per un valore lordo di 177 milioni di euro finalizzata a marzo 2020. T
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo al 31 marzo 2020 si attesta a 1.670 milioni di euro rispetto a 1.656 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Il capitale CET1 al 31 marzo 2020, calcolato in regime di Phased-in, è pari a 1.806 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWA) per 9.223 milioni di euro. Il totale dei fondi propri ammonta a 1.986 milioni di euro. I coefficienti patrimoniali si confermano quindi ampiamente superiori ai requisiti minimi SREP: 19,6% CET1 ratio rispetto ad un requisito minimo SREP del 8,55%, 19,6% Tier 1 ratio rispetto ad un requisito minimo SREP del 10,05% e 21,5% Total Capital ratio rispetto ad un requisito minimo SREP del 12,05%.