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Coronavirus, Enea: online banca dati per combattere fake news sull'alimentazione

(Teleborsa) – Fornire al mondo della ricerca, alle imprese e ai consumatori una corretta informazione sulla sicurezza alimentare e contrastare le fake news in questo momento di emergenza Covid-19. Questo l’obiettivo dell’infrastruttura di ricerca METROFOOD-RI (Infrastructure for Promoting Metrology in Food and Nutrition), coordinata dall’Enea, che coinvolge oltre 2.200 ricercatori di 48 tra le maggiori istituzioni di 18 Paesi europei impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità dei cibi, contrasto a frodi, sofisticazioni e contraffazioni, impatti per salute, lotta alla fame e agli sprechi. Una banca dati online di facile consultazione con buone pratiche, approfondimenti e indicazioni “a prova di scienza”.

Tra le ultime fake news confutate vi sono le proprietà anticovid-19 di gargarismi con acqua e sale, dell’argento proteinato o della vasellina cosparsa sulle narici. Gli approfondimenti, costantemente aggiornati, aiutano gli utenti ad analizzare i legami tra il coronavirus e l’alimentazione lungo tutta la filiera alimentare, dalla produzione primaria al consumo finale.

“Malgrado non ci siano prove scientifiche della trasmissione del virus tramite il consumo di cibi, in questo momento è essenziale promuovere una corretta informazione a produttori e consumatori sui temi della salute, della sicurezza alimentare e della lotta allo spreco”, sottolinea Claudia Zoani, ricercatrice della Divisione Biotecnologie e Agroindustria e coordinatrice di METROFOOD-RI. Secondo l’esperta un’alimentazione ricca di sostanze nutraceutiche può favorire una migliore risposta del sistema immunitario contro il virus e contribuire a ridurre la vulnerabilità dell’organismo. “Seguire una dieta salutare ed equilibrata ricca di nutrienti e sostanze nutraceutiche, applicare buone pratiche di preparazione, conservazione e consumo, mantenere le proprietà nutrizionali degli alimenti ed evitare contaminazioni, effettuare acquisti oculati e seguire appropriate procedure di conservazione per evitare sprechi alimentari, – spiega Zoani – sono tutti comportamenti che possono fare la differenza in questa sfida”.

Supportare una maggiore conoscenza dei meccanismi di contaminazione sulle diverse superfici – sottolinea Enea in una nota – è importante per evitare la cosiddetta “cross contamination” e l’insorgenza di altre patologie. Sul fronte della lotta agli sprechi bisogna invece contrastare gli acquisti indotti sull’onda emozionale.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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