(Teleborsa) – archivia il primo trimestre 2020 con un utile netto pari a 5,1 milioni di Euro ed un ROE annualizzato al 2%, “nonostante il forte rallentamento economico e un costo del rischio quasi raddoppiato (essenzialmente per il miglioramento dei livelli di copertura) a conferma della resilienza del Gruppo”.
Il totale delle masse amministrate della clientela al 31 marzo 2020 è risultato di circa 25,8 miliardi di euro, in riduzione
rispetto al saldo di fine esercizio 2019 (-3,7%).
La raccolta diretta al 31 marzo 2020 ammonta a circa 11,2 miliardi di euro, in riduzione dello 0,4% rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto dell’andamento della voce titoli in circolazione (-4,5%), cui si contrappone la crescita dei debiti verso la clientela (+0,4%). La raccolta indiretta ha registrato al 31 marzo 2020 un saldo di 14,6 miliardi di euro (-6,1% sostanzialmente dovuto all’effetto mercato).
Il valore complessivo degli impieghi verso clientela al 31 marzo 2020 si è attestato a 9,5 miliardi di euro riferiti esclusivamente ad impieghi verso clientela ordinaria (-0,9% rispetto al saldo del periodo di confronto).
Al 31 marzo 2020 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio, costituito dal Capitale primario di classe 1 (CET1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 12,9% (13,0% al 31 dicembre 2019). Il Tier1 ratio, costituito dal totale Capitale di classe 1 (T1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 12,9% (13% al 31 dicembre 2019), mentre il Total Capital ratio, costituito dal totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 13,5% (13,7% al 31 dicembre 2019).
Outlook 2020
I risultati del Gruppo relativi al primo trimestre – spiega Banco Desio – evidenziano una diminuzione della performance rispetto al 31 marzo 2019 anzitutto in termini di incremento del costo del credito per il peggioramento della qualità di parte del portafoglio crediti alla clientela per cui sono stati tempestivamente attivati gli opportuni interventi al fine di poter adeguatamente gestire il momento di transizione per fornire comunque la corretta classificazione e valutazione di recuperabilità delle esposizioni. I risultati risentono altresì del rallentamento dell’attività commerciale e dell’ulteriore compressione dei tassi che hanno condizionato l’andamento atteso dei ricavi caratteristici, così come non incorporano ancora gli effetti delle azioni intraprese per recuperare marginalità che sono in corso di implementazione. Sulla base dei risultati consuntivati al 31 marzo 2020, che riflettono i primi effetti derivanti dall’emergenza Covid-19, “è prevedibile che gli ulteriori effetti attesi possano condizionare in modo anche sensibile i risultati economici dell’esercizio; pur tuttavia, allo stato, si ritiene ragionevole ipotizzare per l’esercizio in corso il raggiungimento di risultati comunque positivi, sempre che lo scenario macro economico e/o dei mercati di riferimento del Gruppo esprimano gli attesi effetti delle misure fortemente espansive adottate dalle competenti istituzioni a sostegno delle famiglie e delle imprese e per favorire la liquidità nel sistema finanziario al fine di scongiurare il più possibile carenze di liquidità che potrebbero trasformarsi in situazioni di insolvenza”.