(Teleborsa) – Impennata dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di aprile per effetto della crisi sanitaria globale, che ha colpito molte aziende provocandone la chiusura o una massiccia riduzione degli organici.
Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 671.129 posti di lavoro in aumento del 202% rispetto ai 222.288 di marzo. I licenziamenti direttamente imputabili al Covid-19 sono stati 633.082.
Rispetto allo stesso mese del 2019, i licenziamenti sono aumentati del 170% contro le 40.023 unità di marzo.