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Maturità, il 7 maggio incontro Ministero e sindacati: Anief pronta a proposte per nuovo anno scolastico

(Teleborsa) – Parteciperemo con delle proposte specifiche per capire come garantire la sicurezza durante gli esami in presenza se questa è la strategia e le modalità che consiglieranno anche i tecnici del governo della task force, perché bisogna garantire agli studenti e alle loro famiglie e al personale anche amministrativo, ai commissari e presidenti di commissione ovviamente, la sicurezza nello svolgimento di questi esami che saranno comunque semplificati. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief riferendosi all’incontro il 7 maggio, tra Ministero e sindacati. E questo – sottolinea il sindacalista – è un primo incontro: noi ne chiederemo anche un altro per capire bene a settembre dove vuole andare a parare il Ministero, soprattutto il Governo. Se vuole veramente fare questa turnazione o se era solo un’ipotesi a cui ci diciamo contrari perché non è alternando la didattica a distanza che si garantisce il diritto all’istruzione, ma riducendo le classi pollaio, sdoppiandole, facendo un grande piano di riassunzione di quei 250/300 mila docenti AtA persi negli ultimi 15 anni per motivi di bilancio.

E come oggi si discute degli errori fatti nella sanità per quanto riguarda il bilancio sottratto per la salute dei cittadini, noi riteniamo che bisogna discutere anche degli errori, dei dettagli e del bilancio sottratto per l’istruzione dei nostri figli e per l’istruzione di domani. E’ molto importante – spiega il sindacalista – perché oggi in quattro mesi il Governo rispetto al patto di stabilità che in questo momento non è vigente, perché si va in deroga, può intervenire con delle risorse se ha un progetto se invece il progetto del governo è quello di mantenere le risorse uguali nell’istruzione e andare ad alternare gli studenti per fare in modo che qualcuno possa avere una versione a distanza e qualcuno in presenza, in un orario dimezzato, rispetto a prima o con un doppio lavoro degli stessi docenti, questa è improponibile non è praticabile non porta al diritto allo studio. Per due tre mesi stiamo reggendo con questa didattica a distanza. Pensare che il prossimo anno scolastico possa, anche per la metà delle ore di lezioni, sostituire la didattica in presenza è veramente impossibile. Pensare di, se dovesse rimanere necessario il tema del distanziamento sociale anche durante le riunioni in classe, si può avviare. Ci sono quattro mesi di tempo per pensare di assumere 200-300 mila insegnanti in più per ripristinare i diecimila plessi dismessi negli ultimi anni. Per fare le classi con 13-14-16 alunni dipende il numero di metri quadri, dipende il numero distanziamento e per fare in modo che la scuola non si fermi e non continui a distanza ma continui in presenza rispettando la regola pienamente della sicurezza dei lavoratori. Noi siamo convinti che se si deve fare didattica in presenza si deve fare in tutta sicurezza degli studenti, del personale ATA e del personale docente.

Quindi parteciperemo a questo incontro – conclude Pacifico – ma siamo convinti che ne debbano essere necessari altri per approfondire non solo uno, per approfondire tutti questi temi, ma partendo dalla volontà del Governo di mettere quei soldi che sta mettendo sulla sanità anche per l’istruzione.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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