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Fase 2, il MIT pubblica le linee guida per il trasporto pubblico

(Teleborsa) – Accessi contingenti a stazioni, aeroporti e porti, mascherina obbligatoria (anche di stoffa) e distanza di un metro anche sui mezzi di trasporto pubblico, obbligo di dispenser di soluzioni disinfettanti sia nelle stazioni che sulle vetture e distributori automatici di dispositivi di sicurezza presso le stazioni o nei luoghi di vendita dei biglietti. Sono alcune delle linee guida pubblicate dal Ministero dei Trasporti per il trasporto pubblico per il contenimento della diffusione del Covid-19 e allegate al dpcm del 26 aprile 2020.

Tra le misure previste dal ministero anche la portata ridotta dei mezzi di trasporto, flussi separati per l’entrate e l’uscita dei mezzi, mentre per il trasporto aereo è prevista l’introduzione di termo-scanner sia per i passeggeri in arrivo che per quelli in partenza. Positivo il giudizio dei sindacati di settore Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti sul confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avvio dal 4 maggio della fase 2 nel settore dei trasporti: “l’obiettivo comune è stato quello di far ripartire il sistema di trasporto pubblico collettivo nella condizione di massima sicurezza, anche per evitare un ricorso eccessivo ai mezzi privati, sia per gli effetti ambientali nelle grandi aree urbane e sia per non mettere ulteriormente in crisi il settore, già duramente colpito dalla fase di chiusura degli scorsi mesi”.

“Da parte del Mit inoltre – spiegano i sindacati – c’è l’impegno nel cosiddetto decreto Cura Italia bis a reperire risorse per il settore che, già duramente colpito dalla crisi, necessita di ulteriori ed ingenti finanziamenti aggiuntivi, in particolare in una fase che prevederà il contingentamento e quindi la riduzione degli introiti, accompagnata dalla necessita’ di garantire comunque un servizio in sicurezza per i cittadini”. Per la Fase 2 – concludono i sindacati – “è indispensabile aumentare l’offerta di mezzi pubblici, utilizzando tutti quelli disponibili ed intervenire su una nuova organizzazione delle attività produttive, commerciali, scolastiche e degli uffici pubblici, che consenta una rimodulazione dei tempi delle città, limitando al massimo le cosiddette ore di punta”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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