(Teleborsa) – Si muove al ribasso il titolo , che passa di mano in perdita del 2,96%, nonostante i buoni risultati del primo trimestre 2020.
Il produttore di chip ha chiuso il periodo con ricavi pari a 19,8 miliardi di dollari, in aumento del 23,5% rispetto ai 16,1 miliardi dell’analogo periodo del 2018, mentre l’utile rettificato è balzato 1,45 dollari per azione, in crescita del 63% rispetto agli 89 centesimi dell’anno precedente. Gli analisti si aspettavano un EPS di 1,27 dollari e ricavi per 18,7 miliardi.
Nel secondo trimestre, tuttavia, è atteso un calo delle performance, sulla significativa incertezza economica del periodo legato alla pandemia globale del coronavirus. Intel prevede una contrazione delle entrate a 18,5 miliardi, con un margine operativo non GAAP del 30% ed un utile per azione di circa 1,10 dollari.
L’analisi settimanale del titolo rispetto al mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del , che fa peggio del mercato di riferimento.
Il grafico a breve di mostra un trend moderatamente positivo con area di resistenza identificabile a quota 57,93 USD e supporto stimato a quota 56,37. Le implicazioni tecniche propendono per un’evoluzione del trend al rialzo con primo ostacolo a quota 59,49.