(Teleborsa) – Il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha chiarito numeri e termini della strategia che accompagnerà la nascita della Newco Alitalia.
Lo ha fatto nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, specificando che la nuova società sarà costituita entro la prima metà di giugno e, al contrario delle voci che si sono rincorse negli ultimi due mesi, avrà una flotta con una ventina di aeromobili in meno rispetto ai 113 attualmente in esercizio (di cui solo poco più di una novantina effettivamente utilizzati fino alla comparsa del coronavirus, n.d.r.), con una vocazione più orientata al lungo raggio, a cui sarà dedicato il 30% della componente di volo. Il che lascia spazio a prospettive più incoraggianti quanto a capacità operativa della compagnia aerea, che riallaccerà il cordone ombelicale con lo Stato ma dovrà dimostrarsi capace di generare utili e non pesare ulteriormente sulle casse pubbliche.
La pandemia da coronavirus ha pesato sui conti di Alitalia, che alla data del 22 aprile registrava un calo di fatturato pari all’87,5%. Il passaggio alla Newco – ha sottolineato Patuanelli – avverrà con il massimo delle tutele occupazionali, ma è difficile immaginare esuberi zero.
In stand by, invece, sul fronte delle alleanze, mentre ha fatto capire che l’offerta di partecipazione della Synergy d German Efromovich in Alitalia era stata giudicata inadeguata già nel luglio 2019 dall’advisor Mediobanca.