(Teleborsa) – “La strategia di radicale trasformazione aziendale attuata con successo negli scorsi anni ha consentito a di raggiungere una struttura economico-finanziaria forte, asset solidi e nessuna significativa esposizione debitoria in scadenza nel breve termine” – così l’Amministratore Delegato di Saipem, Stefano Cao, commenta i risultati del primo trimestre della società -.
“Abbiamo raggiunto una posizione privilegiata in termini competitivi avendo deciso, da tempo, di accompagnare la transizione energetica con competenze e dotazioni tecnologiche innovative. La resilienza, la flessibilità e adattabilità dimostrate nel tempo permettono la gestione dell’operatività dei nostri cantieri e dei nostri mezzi nel massimo rispetto della salute e della sicurezza delle persone e consentono di affrontare con determinazione il deteriorato contesto economico generale, che ha motivato il ritiro della guidance per il 2020″.
Previsioni per l’esercizio 2020
Le condizioni di incertezza e la volatilità – spiega Saipem nella nota dei conti – “hanno determinato la decisione di ritirare la guidance per il 2020, come comunicato lo scorso 15 aprile. Il quadro tuttora molto instabile non consente di formulare una nuova guidance. Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e provvederà ad aggiornare tempestivamente gli investitori quando il contesto di mercato dovesse stabilizzarsi”.
chiude il primo trimestre 2020 con ricavi che ammontano a 2.172 milioni di euro in linea rispetto al 2019 in quanto l’incremento dei volumi registrato nella divisione Engineering & Construction Onshore è stato compensato dalla riduzione registrata nella divisione Engineering & Construction Offshore.
La solida liquidità e nessuna significativa scadenza del debito prima del 2022, anche grazie al rimborso anticipato di bond, “garantiscono flessibilità nell’affrontare il deteriorato contesto generale”.
L’Ebitda adjusted si attesta a 240 milioni di euro, (274 milioni di euro nel 2019); la riduzione è riconducibile ad una perdita di efficienza operativa nelle divisioni Engineering & Construction Offshore e Drilling Onshore.
Il risultato netto adjusted è pari ad una perdita di 9 milioni di euro (utile di 29 milioni di euro del 2019), alla variazione nel risultato operativo adjusted che passa da 126 a 83 milioni di euro registrando una riduzione pari a 43 milioni di euro, si aggiunge il peggioramento del saldo della gestione finanziaria e delle partecipazioni per 10 milioni di euro, a cui si contrappone il miglioramento della gestione fiscale nonché del risultato di terzi per 15 milioni di euro.
Il risultato netto registra una perdita di 269 milioni di euro (utile di 21 milioni di euro nel primo trimestre del 2019) e sconta rispetto al risultato netto adjusted svalutazioni di immobilizzazioni materiali della divisione Drilling Offshore per 260 milioni di euro derivanti quasi interamente dal test di impairment.
L’Indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ante effetti lease liability IFRS 16 è pari a 632 milioni di euro, registrando un incremento di 160 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (472 milioni di euro), principalmente per effetto dell’erosione degli anticipi da clienti per l’entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019. L’Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS16 (590 milioni di euro) ammonta a 1.222 milioni di euro.