(Teleborsa) – “E’ il momento giusto per investire su Alitalia e non per dimensionare la flotta. Non è questo l’obiettivo del Governo. Alitalia dovrà essere pronta a cogliere opportunità quando si ripartirà. La crisi del mercato porta a qualche opportunità in più, come scalare un mercato che era precluso per Alitalia e che non lo sarà pi quando il mercato ripartira’”. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, al question time di Montecitorio.
Patuanelli ricordando che con il Cura Italia è stato istituito un fondo da 500 milioni di euro, ha detto che “non sono gli unici elementi in campo. Bisogna implementare misure che servono per affrontare la crisi del settore. La compagnia viaggia con costi aggiuntivi per la campagnia per il distanziamento. Il dimensionamento della flotta e la continuità aziendale sono documenti che si riflettono sul Def”.
In realtà, il dimensionamento della flotta, al ribasso, è uno dei punti critici delle discussioni per quanto riguarda la formazione della nuova compagnia. Si era addirittura parlato di portare il “parco macchine” tra le 25 e le 30 unità, a fronte delle attuali 93 in forza, sebbene la quasi totalità dei velivoli sia al momento inutilizzata per le restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19. Alitalia sta infatti assicurando un limitato numero di voli domestici e alcuni internazionali.
Da qualche settimana Alitalia opera un solo collegamento regolare intercontinentale, il volo giornaliero AZ608 Roma-New York delle 10,40, utilizzando di norma Boeing 777, o più raramente Airbus A330, come nel caso di oggi mercoledì 22 aprile. Alitalia è in ogni caso caso impegnata sul fronte lungo raggio in numerosi voli speciali e di rimpatrio e per il trasporto di materiale sanitario organizzati dal Ministero degli Esteri e dalla Protezione Civile.
Tornando al “dimensionamento” della flotta, l’ipotesi dell’esiguo numero di velivoli ritenuti inizialmente sufficienti alla esigenze della NewCo è stata subito fortemente criticata da “tecnici” del settore, dai sindacati e dai dipendenti della compagnia. Per una compagnia che possa garantire efficenza e profitti, indispensabili garanzie di uno stabile futuro, è necessario poter disporre al minimo di una flotta compresa tra i 60 e i 70 velivoli. E soprattutto di anche aerei dedicati al trasporto cargo, settore della compagnia un tempo fiorente e poi sciaguratamente abbandonato dalle discusse gestioni che portarono alla crisi del 2008 e all’arrivo, infelice, dei cosiddetti “Capitani coraggiosi”.
(Foto: Enrico Massidda)